Raspadori-Chiesa: un'idea di scambio che convince davvero?

Potenzialmente nei sistemi ideali. Perché lo scambio Chiesa-Raspadori potrebbe complicare il rendimento di entrambi?
Austria v Italy -  Friendly Game
Austria v Italy - Friendly Game / Mattia Ozbot/GettyImages
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Giacomo Raspadori per Federico Chiesa, o viceversa. È l'ultima idea sorta dalle notizie che riguardano il calciomercato della Serie A. Un 2000 per un 1997, siamo lì per quanto concerne l'età, un nazionale italiano per un altro nazionale italiano. Entrambi in cerca di riscatto, di una nuova posizione che possa esaltarne le caratteristiche, e non necessariamente in un club diverso da quello in cui si trovano ora.

La differenza principale tra i due riguarda la durata del contratto. Quello di Federico Chiesa scadrà al termine della prossima stagione, mentre i documenti che legano Giacomo Raspadori al Napoli sono stati prolungati fino al 2028. 3 anni di gap che incidono sul prezzo dei due calciatori e anche sulla necessità della Juventus di affrettare la decisione sul futuro dell'esterno, per evitare di perderlo a parametro zero tra meno di un anno.

Cosa succederà nei prossimi giorni?

La posizione con Conte e Motta

Napoli e Juventus hanno cambiato guida tecnica, sposando un progetto totalmente opposto al precedente. Dopo la separazione con Spalletti e la difficile annata vissuta tra Rudi Garcia, Walter Mazzarri e Francesco Calzona, De Laurentiis ha scelto Antonio Conte una figura forte per il futuro del club partenopeo; un allenatore vincente e d'esperienza con idee abbastanza note per sistemare la squadra in campo, proposte in ogni club in cui ha allenato.

A Torino Giuntoli e la dirigenza hanno invece scelto di interrompere prematuramente il rapporto con Massimiliano Allegri nel finale della passata stagione e si sono assicurati il tecnico rivelazione del Bologna Thiago Motta. Un percorso incredibile con i felsinei, che ha riportato in città un clamoroso piazzamento in Champions League che mancava da 60 anni.

Due guide diverse alle quali Napoli e Juventus, tra le squadre più attive sul mercato, stanno assicurando nomi importanti. Di Gregorio, K. Thuram e Douglas Luiz quelli ufficiali tra i bianconeri, Spinazzola, Buongiorno e Rafa Marín i nuovi nomi azzurri. La Juventus ha operato principalmente in mediana, il Napoli in difesa, e ora tutti si interrogano su come si svilupperà la rosa nel reparto offensivo.

Tra le molte circolate in questi giorni, l'idea di scambio tra Giacomo Raspadori e Federico Chiesa non sembra convincere.

Lato Raspadori

Un contratto fino al 2028 che ne blinda il costo del cartellino, e la possibilità (finalmente) di emergere nella posizione che gli sembra più consona che allontana l'idea dell'addio. Dopo anni di 4-3-3, Giacomo Raspadori potrebbe ritrovarsi a giocare sotto punta. O come alternativa a Kvaratskhelia nel 3-5-2 o insieme al georgiano (a destra) in un 3-4-2-1 come sistema per garantire al Napoli un simil tridente sostenuto dai quinti di centrocampo.

Giacomo Raspadori
AC Monza v SSC Napoli - Serie A TIM / Francesco Scaccianoce/GettyImages

"Per me Raspadori è un calciatore che non può andare sulla fascia, giocherà dentro come uno dei due sottopunta. Quindi diciamo che metteremo tutti i calciatori nelle migliori condizioni per esaltare le loro caratteristiche".

Le parole di Antonio Conte sul classe 2000 sono state abastanza chiare. Mettere i calciatori nelle migliori condizioni per esaltare le loro caratteristiche, e quelle di Giacomo Raspadori si esaltano maggiormente nelle zone centrali del campo.

Lato Chiesa

Entrambi devono ancora unirsi ai ritiri delle proprie squadre. Il 30 giugno hanno salutato il Campionato Europeo e la Germania, in seguito alla sconfitta negli Ottavi di Finale contro la Svizzera che gli ha permesso di iniziare le vacanze il 1° luglio. Tre settimane di relax e poi la decisione su un futuro che, almeno per quanto concerne Federico Chiesa resta sempre in bilico.

Federico Chiesa
Juventus v AC Monza - Serie A TIM / Valerio Pennicino/GettyImages

Il sistema di Thiago Motta, dopo un anno di difficoltà come seconda punta alle spalle di Vlahovic, sembra, almeno sulla carta, esaltare le caratteristiche del calciatore. Federico Chiesa ha operato in diversi ruoli nella sua carriera, ma quella di ala sinistra è senza dubbio la posizione in cui ora si trova meglio. Rivederlo incastrato in un sistema simile a quello della Juventus con Allegri o adattato a destra per coesistere con Kvaratskhelia ci appare un'ipotesi abbastanza forzata da una scadenza di contratto imminente.