Raspadori segna ma le punizioni restano un tema per la Serie A: i numeri del calo
Il gol di Raspadori contro in Napoli-Milan è servito soltanto a interrompere il digiuno, ma è evidente come la Serie A abbia ancora un grosso problema con i calci di punizione. L'edizione odierna de La Stampa si concentra infatti quello che sembra essere diventato un problema a tutti gli effetti dato che, numeri alla mano, i gol su punizione stanno drasticamente diminuendo.
Un calo dovuto senz'altro all'assenza di specialisti in senso stretto. Basti pensare che il giocatore che ha segnato di più in carriera su calcio piazzato è Paulo Dybala, con 10 centri, mentre al secondo posto troviamo il capitano viola Biraghi con appena 6 gol. Chiude invece il podio il terzetto composto da Milik, Berardi e Muriel, tutti a quota 4. Record negativo per il Torino, i cui tifosi non festeggiano una rete su punizione da un derby con la Juventus di ormai 6 anni e mezzo fa (a realizzarlo fu Ljajic).
Un calo evidente, valutando questi pochi dati, che diventa ancor più palese provando ad osservare i numeri delle scorse stagioni e a vedere come - nel recente passato - a questo punto del campionato i gol su punizione fossero in numero ben maggiore. Dalle statistiche Kickest si può inoltre comprendere quanto sia calata drasticamente la percentuale di conversione delle punizioni, normalmente attestata tra il 5% e il 9%.
Gol in Serie A da calcio di punizione diretto: i numeri delle scorse stagioni
Stagione 2013/14: 14 gol su punizione diretta
2014/15: 8 gol
2015/16: 16 gol
2016/17: 10 gol
2017/18: 10 gol
2018/19: 3 gol
2019/20: 8 gol
2020/21: 5 gol
2021/22: 4 gol
2022/23: 6 gol