Raspadori, Simeone e Osimhen: l'oro di Spalletti
Pochi avrebbero immaginato un Napoli che senza Osimhen avrebbe addirittura vinto sei partite consecutive. Il nigeriano, come aveva dimostrato nei tre anni precedenti, sembrava fin troppo fondamentale per l'attacco di Luciano Spalletti. E invece a sorpresa ecco che sono spuntati sia Simeone che Raspadori. Attaccanti diversi, ma in un certo modo congeniali ai vari schemi che gli azzurri impongono in base all'avversario. In poche parole un lusso, poiché quante squadre possono permettersi di avere tre attaccanti di questo tipo? Ben poche, anche in Europa.
Tre attaccanti diversi e duttili: la vera arma di Spalletti
Spalletti può ritenersi fortunato, ma del resto aveva assillato Giuntoli durante i mesi estivi perché aveva capito, anche prima dei tifosi, che il "problema" del Napoli era proprio la panchina. L'anno scorso senza Osimhen il Napoli faceva fatica a segnare, oggi invece si permette di avere in media tre gol a partita con protagonisti i propri attaccanti. Scopriamoli insieme.
Giacomo Raspadori è il sostituto ideale di Dries Mertens. Le sue prestazioni stanno impressionando non tanto per le sue qualità, che si conoscono molto bene sin dai tempi del Sassuolo, ma dalla capacità di giocare come punta e da falso nueve, come ci aveva abituato anche il belga. Lui non va in profondità, ma grazie alla capacità di fraseggiare permette alle ali di avere libertà di manovra.
Giovanni Simeone invece, a differenza di Raspadori, ha avuto meno minuti a disposizione. Ma qui si vede la professionalità di un attaccante estremamente umile. Tutte le volte che è stato chiamato in causa ha lasciato il segno. Lui la profondità l'attacca, ma non solo, riesce a dialogare con tutti i reparti con una inconsueta semplicità. Un esempio del suo talento lo si può vedere nel terzo gol di Lozano a Cremona: da una sua intuizione nasce la palla indirizzata a Kvaratskhelia.
Victor Osimhen invece è il vero top player del Napoli, anche se, facendo un rapido calcolo, nelle tre stagioni trascorse con la maglia azzurra non ha mai disputato tutte e 36 le gare. Ciò dimostra sicuramente una fragilità fisica, ma dall'altra parte fa capire quanto lui sia forte quando sta bene. Questa stagione ha segnato due reti, ma non gioca addirittura dalla gara contro il Liverpool. Possiamo solamente immaginare un Osimhen in forma in questo Napoli. Sarebbe una macchina da gol devastante.