Re di Coppa in Europa, deludente in campionato: qual è la vera faccia di Pellegrini?
"Sa fare tutto, ne vorrei tre come lui", José Mourinho utilizzò queste parole per esprimere tutta la sua stima nei confronti di Lorenzo Pellegrini, capitano e uno dei pochi punti di riferimento in una Roma che aveva preso in gestione da poche settimane. Lo Special One non è uno che si prodiga in complimenti tanto facilmente, quindi per essersi esposto così tanto vuol dire che il classe '96 di qualità ne ha eccome.
Era il periodo in cui Mourinho si ostinava insistentemente a imporre il suo 4-2-3-1 a una squadra che non aveva gli uomini giusti per quel modulo. Di lì la transizione alla difesa a tre, con l'avanzamento dei terzini e l'adozione di due trequartisti alle spalle dell'unica punta. Nessuno sembrava più certo di un posto da titolare, tranne Pellegrini che ha sempre giocato quand'era a disposizione.
La scorsa stagione l'ha chiusa con 13 gol e 7 assist tra Conference League e Serie A, consacrandosi come uno dei centrocampisti più forti d'Europa ma quest'anno non sta garantendo la continuità che ci si aspetta da un top player. O almeno non lo sta facendo in tutte le competizioni.
Finora infatti sembrano esserci due Pellegrini, quello dell'Europa League e quello del campionato. Il secondo, lento, impreciso e prevedibile altro non è che il fratello brutto del solito centrocampista che sforna gol e assist con naturalezza.
Lo score in Europa parla di 3 gol e 3 assist in cinque partite; un bottino sostanzioso, anche se non è bastato ai giallorossi per chiudere il girone al primo posto ed evitarsi gli spareggi. Solo una rete - tra l'altro su rigore - invece in Serie A, dove fatica a prendere per mano i compagni e a guidarli con la sua qualità. Questi numeri impietosi vengono addolciti dagli assist, che sono già 4 , ma da un giocatore che ha le carte in regola per diventare uno dei più forti del campionato ci si aspetta decisamente di più.
Dopo la lunga sosta per i Mondiali, Pellegrini ha avuto modo di migliorare una condizione fisica che nelle ultime uscite del 2022 era sembrata tutt'altro che ottimale. Evidentemente si tratta di un centrocampista che ha bisogno di essere lucido prima di tutto sul piano atletico per poter esserlo altrettanto anche nelle scelte che fa in campo.
Nonostante le difficoltà, Mourinho continua a fidarsi del suo capitano e contro il Bologna potrebbe nuovamente arretrarlo sulla linea mediana per garantire più fluidità alla costruzione dei suoi. Una mossa sensata per migliorare un gioco che stenta a decollare, ma che sicuramente darà i suoi frutti. Forse allo Special One farebbero davvero comodo tre Pellegrini ora.