RedBird mette in vendita il Milan? La risposta di Gerry Cardinale
Il Milan non è in vendita, parola di Gerry Cardinale. Nella giornata di ieri sono trapelate alcune voci circa l'intenzione da parte di RedBird di cedere tutte o parte delle quote del club rossonero, di cui è proprietario ormai dal 2022. Tuttavia, stando a quanto riferito dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, non solo il fondo americano avrebbe smentito tali indiscrezioni, ma avrebbe ribadito le sue intenzioni nel regalare alla società un futuro vincente ed economicamente sostenibile.
Il piano di RedBird per il futuro del Milan
La verità è che RedBird non ha alcun rapporto con Washington Barbour, ossia la società privata di investimenti che si sarebbe dovuta occupare di redigere la documentazione per attrarre nuovi potenziali investitori. A dimostrazione di quanto Cardinale voglia continuare a investire nel Milan. Sempre secondo GdS, nei prossimi anni potrebbero cambiare alcuni investitori all'interno del fondo stesso, ma il progetto per il club rossonero resterà intatto.
RedBird vuole infatti costruire un nuovo stadio di proprietà, anche se nelle ultime settimane è tornato a dialogare, insieme all'Inter, con il Comune di Milano sul possibile impianto condiviso. Quel che conta è regalare al Milan una casa moderna, avveniristiche, affinché possa contribuire a generare ricchezza.
Dal punto di vista sportivo la gestione continuerà a essere intelligente: finora l'unica cessione eccellente è stata quella di Tonali, mentre i giocatori acquistati sono tutti relativamente giovani che in futuro potrebbero essere rivenduti a un prezzo superiore. Un modus operandi che finora ha ripagato, come attesta il bilancio della scorsa stagione, chiuso con un fatturato lordo da record di 457 milioni di euro. Per continuare su questa scia, l'obiettivo minimo per il campionato in corso sarà però la qualificazione alla prossima Champions League.