Reichart parla dei principi della Superlega e rivela quanti club ha contattato
Prima intervista ufficiale concessa da Bernd Reichart dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea che ha sentenziato la legittimità della Superlega. Il CEO di A22 Sports Management ha parlato ai microfoni di El Mundo Deportivo rivelando i principi che muovono l'intero progetto e promettendo novità per il futuro; ecco le sue parole.
Qual è l'obiettivo della Superlega?
"Il nostro obiettivo è consentire ai club europei di creare un’alternativa e trovare una soluzione a molti dei problemi che incontrano. Se poi i club riuscissero per una volta a decidere le proprie competizioni e a non farsi gestire da terzi che dicono loro come gestire le loro competizioni in Europa, che è l’opposto di ciò a cui sono abituati i club nei loro campionati nazionali, allora avremo ottenuto qualcosa".
Sul rapporto con l'UEFA:
"Abbiamo sempre dimostrato una grande disponibilità al dialogo con tutti e abbiamo anche spiegato i progressi e gli adattamenti del progetto alla stessa UEFA a Nyon, ma penso che oggi, dopo la sentenza del 21 dicembre, tutto questo profumi di tempi nuovi e di più sovranità per i club. I club sono quelli che sostengono davvero il calcio e si assumono tutti i rischi aziendali e sono legittimati a prendere decisioni sulle proprie competizioni, che ultimamente non stanno performando al livello che potrebbero".
Quanti club prenderanno parte alla Superlega?
"Siamo stati in contatto con tutti coloro a cui abbiamo fatto visita durante tutto l’anno, per configurare e creare quella proposta. Il nostro format si basa sullo scambio con le parti coinvolte nel calcio, in primis i quaranta o cinquanta club con cui abbiamo parlato".
La Superlega prenderà il via nel 2025-26?
In questo momento non stiamo azzardando date. Vogliamo fare le cose bene. Condividiamo proposte e visioni con i tifosi: il miglior calcio d’Europa, con partite più attraenti della vecchia e della nuova Champions League e anche gratis. È una proposta importante e vogliamo fare le cose bene. Abbiamo l’ambizione di iniziare il prima possibile, ma senza speculare sulle date
Sulla sovrapposizione della Superlega con i campionati nazionali:
"Questo sta già accadendo in alcune giornate. Ci sono tornei europei e nazionali e in questo momento nessuno organizza gare. Oggi giocano già tutte le competizioni e vogliono vincerle. E in futuro ci saranno sempre tre tornei. La possibilità di prevedere quante partite si giocheranno in Europa permetterà di adeguare la propria rosa al doppio e triplo impegno. La Superlega non invade il calendario nazionale, si accoppia e mantiene la dinamica competitiva di qualificazione per la Superlega con una buona annata nel torneo domestico. Ciò rafforza i club che tornano con risorse economiche e i migliori talenti nel proprio campionato nazionale. Possono creare squadre migliori e mantenere, trattenere o ingaggiare talenti. E questo alimenta e rivitalizza anche il campionato nazionale".