Rissa sugli spalti e calciatori coinvolti: cos'è successo dopo Uruguay-Colombia?

Uruguay - Colombia
Uruguay - Colombia / Buda Mendes/GettyImages
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Nella notte la Colombia ha battuto l'Uruguay conquistando la finale di Copa America, dove contenderà il trofeo all'Argentina campione in carica. A trascinare Los Cafeteros ci ha pensato Jefferson Lerma, ispirato dall'assist di un eterno James Rodriguez, ma la gara andata in scena al Bank of America Stadium di Charlotte, nella Carolina del Nord, ha però fatto parlare di sé per quanto accaduto dopo il triplice fischio.

La partita tra Colombia e Uruguay è stata costantemente caratterizzata da una grande tensione, manifestatasi con l'espulsione per doppia ammonizione di Munoz già nel primo tempo e con continui tafferugli in campo, ma soprattutto con un clima non proprio disteso sugli spalti. La situazione è sfuggita di mano al termine dell'incontro, quando i tifosi colombiani hanno preso di mira il settore immediatamente alle spalle del tunnel che porta agli spogliatoi, dove si trovavano anche le famiglie di diversi calciatori della nazionale uruguaiana. Al che diversi giocatori della Celeste, tra cui Olivera, Araujo, Gimenez e Darwin Nunez, sarebbero intervenuti dando vita a una vera e propria rissa sulle tribune. In particolar modo l'attaccante del Liverpool ha colpito un colombiano con un pugno e un altro con una sedia.

Per ristabilire l'ordine è stato necessario l'intervento delle forse dell'ordine, ma nelle interviste post-gara i calciatori dell'Uruguay hanno criticato la mancata presenza degli agenti di polizia in un settore degli spalti così delicato. Dopo essersi calmato, José Maria Gimenez dell'Atletico Madrid ha provato a giustificare la reazione così violenta dichiarando: "Siamo dovuti andare a difendere i nostri cari solo perché non riescono a controllare le loro bevute".

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