Roma di rigore: l'ex Veretout trasforma due penalty contro la Fiorentina e manda i giallorossi a + 4 sul Milan
Negli anticipi di venerdì e sabato, abbiamo assistito al pareggio del Milan contro la temibile Atalanta di Gasperini e la vittoria del Napoli contro il Sassuolo. La Roma, dunque, deve battere la Fiorentina per volare a + 4 sul Milan. Un vantaggio che, a due giornate dalla fine, potrebbe risultare decisivo in chiave quinto posto. Di fronte, come detto, i viola che, però, dopo aver centrato l'aritmetica salvezza, hanno voglia di migliorare la classifica provando a chiudere la stagione nella parte sinistra.
ZANIOLO VS CHIESA - Roma-Fiorentina è, soprattutto, Zaniolo contro Chiesa. I due giovani più talentuosi del nostro panorama. All'andata ci fu una schiacciante vittoria del giallorosso che chiuse i giochi, siglando il l'1-4. Una partita che fotografa la stagione dei due. Al netto dell'infortunio, infatti, Zaniolo si è confermato ad altissimi, diventando l'uomo di punta della formazione di Fonseca. Da Chiesa, invece, dopo la mancata cessione alla Juventus, ci si aspettava il definitivo salto di qualità che non è avvenuto, anzi. Per il viola, infatti, così come per la sua Fiorentina, è stata una stagione da cancellare.
ROMA - La prima nota della partita ce la regala la Roma che scende in campo con la nuova maglia. Una divisa molto diversa da quelle a cui ci eravamo, ormai, abituati nelle ultime stagioni, ma che non stona assolutamente, anzi. La sfida in campo, invece, inizia con ritmi molto bassi. Sembra quasi un'amichevole estiva nei primissimi minuti. Poi, la Roma, però, prende maggiormente il pallino del gioco con la Fiorentina che si copre, adottando, al tempo stesso, un pressing aggressivo. La cosa più pregevole, nel primo quarto d'ora, la mostra Ribery. L'ex Bayern Monaco si imbuca tra gli avversari. Sembra abbia sbagliato, sembra non abbia vie di fuga, ma, invece, si inventa una magia con tacco e suola. Il match, poi, prosegue con le due formazioni che tentano, invano, di creare azioni pericolose. Le squadre, infatti, si annullano, portando il pallone da una parte all'altra del campo senza, però, nemmeno tirare in porta. Cercano di entrare in area con cross e filtranti, quasi sempre letti bene dalle difese. Chi spezza questa monotonia è Pellegrini che calcia da fuori, trovando l'opposizione di Terracciano. Pochi minuti dopo, infatti, la Roma si sveglia con un'azione che porta a un tiraccio di Dzeko, ma iniziata grazie a una ruleta di Diawara su Ribery. Da qui la reazione della Fiorentina con Kouamè che va vicina al vantaggio, ma è Ghezzal in fuorigioco a negarglielo. Squilli che mostrano come la partita si sia finalmente accesa. Arriva poco dopo, infatti, il gol di Veretout su un rigore limpido a sbloccare lo 0-0. La Viola non ci sta e colpisce un palo con Pezzella sugli sviluppi di un calcio piazzato, scoprendosi, però, e offrendo alla Roma l'ultima occasione dei primi 45', un gol annullato a Mancini per fuorigioco netto. Al rientro in campo, la Fiorentina si mostra più aggressiva grazie anche all'ingresso di Cutrone e Vlahovic al posto di Kouamè e a un positivo Ribery. I Viola, infatti, gestiscono il pallone e attaccano in massa, lasciando, però, lo spazio per i contropiedi giallorossi, La Roma, proprio in ripartenza, va due volte vicinissima al raddoppio, prima con Dzeko, poi con Mkhitaryan. L'aggressività della Fiorentina, però, dà i suoi frutti. Su corner, infatti, pareggia meritatamente Milenkovic. Lo stesso serbo, scontrandosi fortuitamente con Pellegrini, mette KO il giallorosso. Un infortunio horror al naso che ha l'effetto di risvegliare la Roma dal suo torpore. Mhitaryan, infatti, colpisce il palo interno. Legno colpito anche da Kolarov, a cui fanno seguito, nella stessa azione, il tiro potente del neo entrato Carles Perez e, soprattutto, il fallo di Terracciano su Dzeko. Fallo inesistente, non, però, per l'arbitro Chiffi che assegna il secondo penalty, ancora una volta, trasformato da Veretout.
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