Rottura tra la Juventus e Dybala: il retroscena sul mancato rinnovo dell'attaccante
La rottura tra la Juventus e Paulo Dybala ha fatto molto scalpore nell'ambiente bianconero e non solo, ma da tempo i tifosi si aspettavano un epilogo simile per come era stata condotta la trattativa. Prima di accogliere l'agente Jorge Antun alla Continassa per definire il mancato accordo sulle cifre del nuovo contratto (in scadenza al termine della stagione), la dirigenza juventina si era riunita insieme al presidente Andrea Agnelli per fare il punto della situazione. Non tutti erano d'accordo con la decisione di non offrire più soldi a Dybala. Alla fine, tuttavia, ha prevalso la linea della chiusura totale.
Ecco quanto scritto da La Gazzetta dello Sport: “Alla fine la scelta l’ha fatta la Juventus, che ha preferito perderlo a zero piuttosto che provare a trattenerlo con un’offerta al ribasso (forse per paura che il giocatore potesse accettarla?). In realtà c’era una parte della dirigenza che propendeva per una proposta da 6 milioni più bonus vincolati alle presenze, ma alla fine ha prevalso la linea della chiusura. La rottura era nell’aria, restano però forti perplessità sulla gestione di tutta la vicenda: legittimo che la società abbia cambiato idea dopo l’acquisto di Vlahovic, non si capisce però perché non lo abbia comunicato subito al giocatore, invece di tirarla tanto per le lunghe. L’errore è stato non rinnovare prima: la nuova dirigenza ha ereditato dalla vecchia una situazione ingarbugliata che ha ulteriormente complicato”.
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