Rrahmani non basta al Napoli: il Barça cala il tris e vola ai quarti di Champions
Si chiude agli ottavi di finale l'avventura del Napoli in Champions League. Dopo l'1-1 del Maradona, nella gara di ritorno gli azzurri vengono infatti sconfitti 3-1 dal Barcellona. Gara indirizzata già nel primo tempo, con i blaugrana che mettono a segno il doppio vantaggio nel giro di due minuti con Fermin e Cancelo, e Rrahmani che accorcia le distanze illudendo la squadra di Calzona, punita poi nel finale dal sigillo di Lewandowski.
La cronaca di Barcellona-Napoli
Scelte quasi obbligate per Calzona che tra infortuni e giocatori fuori lista UEFA deve affidarsi al centrocampo con Traoré e Anguissa ai fianchi di Lobotka. Il tecnico sceglie poi l'esperienza di Juan Jesus e Mario Rui per contenere i ragazzi terribili di Xavi, anche lui alle prese con diverse defezioni e costretto a lanciare dal primo minuto il centrale classe 2007 Cubarsì.
Azzurri che fin dal primo lancio fanno intendere un atteggiamento offensivo, ma pian piano la qualità del Barça viene fuori. I padroni di casa si rendono pericolosi in due occasioni con Fermin Lopez, ma la terza volta è quella buona per il centrocampista iberico che approfitta del cross di Raphinha e batte Meret. Il Napoli avverte il colpo, il Barcellona cavalca invece l'entusiasmo e dopo due minuti rifila un altro gancio all'avversario. Yamal conduce un contropiede che porta al tiro di Raphinha; il brasiliano colpisce il palo ma sul rimpallo si invola Cancelo, che segna il raddoppio. A ridare speranze agli ospiti ci pensa Rrahmani, bravo a coordinarsi con un diagonale imparabile su assist di Politano. Prima dell'intervallo Di Lorenzo sfiora il pareggio ma il capitano azzurro deve fare i conti con l'intervento di ter Stegen.
Ripresa che inizia a tinte partenopee, con Kvaratskhelia e Politano pericolosi. Poi al 50' Osimhen cade in area di rigore in seguito a un contrasto con Cubarsì, ma l'arbitro non ravvisa irregolarità. Al 60' Xavi mette forze fresche a centrocampo e la partita cambia drasticamente. Con il nuovo vigore, il Barça sembra avere più energie e col passare dei minuti mette le tende nell'area del Napoli. È da un'imbucata geniale di Gundogan e dall'assist generoso di Sergi Roberto che scaturisce il tap-in a porta vuota di Lewandowski che mette il punto esclamativo sul passaggio del turno dei catalani. Poco dopo sulla testa di Lindstrom capita una palla gol clamorosa, ma l'errore del danese chiude ogni velleità partenopea.
L'episodio dubbio
Napoli che recrimina per un calcio di rigore al 50'. Osimhen all'altezza dell'angolo destro dell'area, intento a controllare un pallone per prendere il fondo del campo, ma il nigeriano cade a terra dopo un contatto con Cubarsì. L'arbitro lascia giocare assegnando l'angolo al Napoli, ma riosservando il replay si vede che il giovane difensore blaugrana calpesta il piede dell'avversario. Chiaro episodio di step on foot che solitamente viene punito con il penalty.
Barcellona-Napoli 3-1, le pagelle degli azzurri
Meret 7; Di Lorenzo 5.5, Rrahmani 6.5, Juan Jesus 5, Mario Rui 5.5 (Olivera 5); Anguissa 5.5, Lobotka 6, Traoré 5.5 (Raspadori sv); Politano 6.5 (Lindstrom 5), Osimhen 5, Kvaratskhelia 5.5 (Ngonge sv).