Ruben Loftus-Cheek si presenta ai tifosi del Milan: le parole in conferenza stampa
Giornata di presentazioni ufficiali in casa Milan. Il neo numero 8 rossonero, Ruben Loftus-Cheek ha parlato per la prima volta dopo aver avuto un primo impatto con Milanello, con i nuovo compagni e con i tifosi milanisti, che erano presenti in massa per caricare la squadra in vista della nuova stagione. L'ex giocatore del Chelsea ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. Queste le sue parole.
"I primi contatti con il Milan sono stati con Maldini dopo la partita tra Chelsea e Milan, in questi mesi ci siamo sentiti molto. Voglio essere un leader della squadra e ho parlato con Pioli sul ruolo, abbiamo le stesse idee. Già in Champions League sono rimasto stupito per l'ambiente di San Siro, il sostegno dei tifosi rossoneri era davvero straordinario, con grande passione. Quando la trattativa per venire al Milan ha iniziato ad evolversi ho parlato tanto con Tomori. Mi ha parlato della squadra, dei tifosi, della città. Ma già sapevo della forza della squadra e la storia di questo club. Tomori però mi ha aiutato anche con la lingua e spero di imparare velocemente l'italiano".
"Amavo tanto Kakà per il suo modo di giocare e la gestione del pallone. Non mi voglio paragonare a lui, ma mi ha sempre ispirato Pirlo. Hanno stili diversi dal mio, ma sono stati giocatori straordinari. So quanto pesa la numero 8 del Milan, ma questo dimostra la mia ambizione nel voler aiutare la squadra".
"L'anno con Sarri al Chelsea è stato il mio migliore dal punto di vista dei numeri e ricoprivo il mio ruolo naturale. Durante la carriera però ho giocato in più posizioni, ma quello con Sarri era dove potevo dare di più. Venire al Milan e poter tornare a giocare in quel ruolo per me è stato importante, negli ultimi anni invece ho giocato in posizioni più difensive ma non è ciò che preferisco fare. Ho parlato con Pulisic, arriverà mercoledì ed è un giocatore straordinario".
"So bene qual è la responsabilità di entrare a far parte del Milan. Farò del mio meglio come sempre e a 27 anni posso dire di avere esperienza, seppur con qualche infortunio che ho dovuto superare. Mi sento bene. Al Chelsea non ero soddisfattissimo del mio contributo perché non sono mai riusciti ad avere una certa costanza per eccellere. Questo è il momento giusto per iniziare un nuovo capitolo della mia carriera".
"Riconquistare la Nazionale? Non è una priorità. È un obiettivo, ma non è la prima cosa a cui sto pensando. Il ruolo in cui mi sento più a mio agio è in un centrocampo a tre. Sono cresciuto nel 4-3-3 e forse per questo con Sarri ero così efficace. Sono felice se Pioli sceglierà questa strada, ma in ogni caso mi adeguerò".