San Siro non si può più abbattere: Inter e Milan preparano la fuga

La Soprintendenza ha messo il vincolo sul secondo anello del Giuseppe Meazza e questo blocca qualsiasi idea di demolizione dell'impianto. Inter e Milan da tempo preparavano il Piano B.
Stadio Giuseppe Meazza
Stadio Giuseppe Meazza / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Quattro anni buttati al vento. Dal giorno della presentazione del progetto di Inter e Milan di riqualificazione dell'area San Siro con la costruzione di un nuovo stadio e la demolizione dell'attuale impianto sono passati circa quattro anni. Quattro anni di progetti, discussioni, stop improvvisi e ripartenze, scelte politiche e dibattiti pubblici. E un investimento da oltre un miliardo di euro, di denaro privato, accantonato. Ormai per sempre. La decisione della Soprintendenza è un punto fermo e invalicabile: lo stadio Giuseppe Meazza non si tocca, il secondo anello è vincolato. Ristrutturarlo e/o ammodernarlo avrebbe spese importanti e non permetterebbe di adeguarsi ai livelli dei migliori stadi d'Europa.

Inter e Milan avrebbero voluto costruire uno stadio all'avanguardia, riqualificando tutta la zona attorno all'attuale Giuseppe Meazza ma i due club milanesi si sono scontrati in parte con la politica e in parte con i cittadini. Un progetto divisivo che non ha mai trovato un punto d'incontro. Da una parte chi avrebbe apprezzato un investimento di tale portata per cambiare la zona San Siro (a costo di rinunciare al Meazza) e dall'altra parte chi invece ha cercato in tutti i modi di proteggere la storicità dell'impianto milanese.

Con il vincolo imposto dalla Soprintendenza, il Giuseppe Meazza non si tocca. Che ne sarà di questo stadio in futuro?

Sicuramente Inter e Milan lo sfrutteranno fino a quando non riusciranno a costruire un nuovo impianto moderno e all'avanguardia, fuori dalla città di Milano. Impossibile ad oggi pensare ad una ristrutturazione, vincolata, del Meazza da parte di una delle due società, così come non è stata tracciata alcuna strada per la costruzione di uno stadio in un'altra zona nella città milanese (e probabilmente il rapporto tra i due club e le istituzioni non sono più idilliaci).

Per questo motivo l'Inter lavora per la costruzione di uno stadio di proprietà a Rozzano mentre il Milan vuole costruire il suo impianto a San Donato. E così il grande calcio rischia di allontanarsi da Milano (pur avendo due delle società più importanti d'Europa).