Sarri analizza i punti di forza e i progetti attuali di Juventus e Napoli

Maurizio Sarri
Maurizio Sarri / Christian Kaspar-Bartke/GettyImages
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In vista della sfida tra Juventus e Napoli, in qualità di doppio ex Maurizio Sarri è stato intervistato in esclusiva da Alfredo Pedullà tramite il suo canale Youtube. L'ex tecnico (anche) della Lazio - ora accostato al Milan in caso di esonero di Paulo Fonseca - ha parlato della sfida di questo pomeriggio, dei punti di forza delle due squadre, dei movimenti estivi portati avanti dai due direttori sportivi e ha concluso con l'esaltazione di due suoi pupilli.

Sul match tra Juventus e Napoli

"Le squadre si stanno conoscendo soltanto in questo momento. Sono state giocate tre partite in pieno mercato aperto. Per avere l'espressione finale di queste due squadre è troppo presto, nello scontro diretto ci daranno delle indicazioni. Sono due formazioni che hanno già trovato una grande solidità difensiva, ora bisogna vedere l'evoluzione della fase offensiva anche se la Juventus viene da tre gol in Champions League e il Napoli da quattro gol in campionato. Però sono due squadre che hanno molti margini di crescita nella fase offensiva".

"A livello di valori le due squadre si equivalgono ma se dovessi scegliere una panchina sceglierei quella del Napoli, per amore e perché lì ho vissuto tre anni intensi. Alla Juventus ho fatto un solo anno e in quei dodici mesi ce ne sono stati sei senza pubblico e a porte chiuse. È chiaro che i ricordi propendano verso Napoli perché la storia che ho vissuto è diversa".

Il confronto tra il mercato di Giuntoli e quello di Manna

"Il ciclo deve durare tre o quattro anni, penso che sarà un ciclo interessante e molto probabilmente vincente. Ma siamo solo all'inizio del ciclo. In questo momento possono avere difficoltà tutti, in Italia è difficile parlare di un ciclo lungo perché culturalmente siamo per il tutto e subito. Ma Ferguson al Manchester United ha vinto dopo cinque anni, poi ha vinto tutto. Klopp ha iniziato a far bene al terzo anno al Livepool, poi ha vinto tutto. Lo stesso Klopp dice che chi giudica un allenatore dopo due stagioni non capisce nulla di calcio. Magari i tempi possono essere più corti: nel caso della Juventus la squadra diventerà fortissima con Giuntoli e Motta abituati a fare calcio ad altissimi livelli".

"McTominay è tanta roba per il Napoli così come Gilmour. Il Napoli aveva una squadra forte che ha sbagliato una stagione, per tanti motivi. Il Napoli sarà una squadra competitiva, ma dire vincerà o non vincerà con la presenza dell'Inter attuale è molto difficile. Lukaku con Conte non è mai sfiorito, con lui ha sempre fatto bene e credo che farà una buona stagione, sarà messo nelle condizioni per fare bene. Osimhen è una storia particolare: si ritrova al Galatasaray per una serie di circostanze casuali".

Su Jorginho e Higuain

"Jorginho è un giocatore di una intelligenza tattica mostruosa e ha fatto la carriera che meritava. La stampa inglese sosteneva, ai tempi del Chelsea, che lui era troppo carente nell'interdizione e che in quel ruolo doveva giocare Kanté. Dopo una decina di partite vennero fuori le statistiche e il giocatore che aveva recuperato più palloni era proprio Jorginho. Ha una qualità di palleggio individuale che scatena in tutta la squadra, grandissimo giocatore".

"Higuain è stato un fenomeno e poteva fare di più. Stiamo parlando di un top, uno dei più forti attaccanti degli ultimi 20-30 anni. Potrà nascere un giocatore forte come lui, ma con caratteristiche diverse".


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