Sarri vs Mourinho: benzina sul fuoco del derby, tra retorica e provocazione
Un derby come quello della Capitale ha bisogno di scintille in grado di infuocare ulteriormente gli animi? Domanda retorica, con risposta negativa, ma è altrettanto chiaro come José Mourinho e Maurizio Sarri non possano esimersi dal dare la loro impronta a una marcia di avvicinamento al derby tra Roma e Lazio, in programma domenica alle 18. Un'impronta che appartiene del resto alla cifra comunicativa dei due, da un lato un Mourinho seguito da sempre dall'aura di "grande comunicatore" e da professionista della retorica, dall'altro un Sarri che - in modo altrettanto riconosciuto - si fa portatore di un'indole più sanguigna e diretta, senza badare a ricami o sottigliezze.
L'ultima provocazione
Approcci diversi, più o meno studiati, che finiscono per collidere nel momento di massima tensione dei rispettivi ambienti, quello romanista e quello laziale. L'ultimo assaggio di questo corto circuito, di un simile intreccio, è arrivato pochi giorni fa, tra la vittoria in Champions League della Lazio e la sconfitta in Europa League della Roma, rimediata ieri a Praga.
"La Roma giovedì giocherà una sorta di amichevole, noi abbiamo fatto una guerra, c’è una differenza fondamentale" ha spiegato Sarri soffermandosi sulla marcia di avvicinamento al derby, dopo la vittoria sul Feyenoord. La risposta di Mourinho è arrivata e, in questo senso, non richiede certo una ricerca tra le righe: "Io rispetto sempre gli avversari. La differenza tra un allenatore che ha vinto 26 titoli e uno che ne ha vinti pochi è esattamente questa mentalità".
Non solo un riferimento in sé al fatto, alla preparazione del derby dopo gli impegni europei, ma una questione più ampia e profonda, connessa per intero alla carriera di uno e dell'altro (un po' andando a ripercorrere l'epopea degli zero tituli, ormai fissata nell'immaginario). Ingredienti che portano il dibattito su un piano diverso, assorbendo sì la nota polemica a tema calendario - spesso portata avanti proprio dai due tecnici coinvolti nel derby - ma spostando la questione sul confronto diretto, sul uno contro uno. Schermaglie che aumentano sensibilmente il carico di curiosità e di attesa per la stretta di mano tra i due contendenti, prima della sfida di domenica.
Sarri vs Mourinho: i precedenti
Si sottolinea tra l'altro come tali schermaglie non rappresentino un inedito, avendo invece diversi precedenti da quando i due sono nella Capitale. Un tema che condusse allo scontro dialettico fu quello delle pressioni connesse al mercato: da un lato Mourinho sottolineò la maggiore spesa della Lazio nel mercato estivo (alla vigilia della stagione 2022/23) d'altro canto Sarri spostò la pressione su giallorossi, "Non abbiamo speso, abbiamo investito. Loro sono quelli che hanno speso. Ringrazio José per la fiducia, ma io dico che il secondo posto della Roma per me sarebbe una delusione".
Meccanismi retorici, tipici per i tecnici e non solo in Serie A, per rendere l'avversario il favorito sulla carta, quello che ha "tutto da perdere". Un altro episodio, proprio in vista di un derby (quello del 19 marzo 2023), vide Sarri esprimersi sulla possibile sospensione della squalifica rimediata da Mourinho in Cremonese-Roma: "Sospensione della squalifica alla carriera", la definì il tecnico biancoceleste, come a lasciar intendere un trattamento di favore riservato allo Special One, in nome del suo prestigio personale. In quell'occasione i due non s'incrociarono, a guidare la Roma in panchina fu Foti: adesso, dopo le parole e le frecciatine in sala stampa, è di nuovo il momento del campo, di 90 minuti vissuti a pochi metri di distanza.