Save Our Season: come risollevare le sorti dello United?
Nessuno immaginava un inizio così negativo. Due sconfitte, di cui una umiliante, che hanno spinto gli appassionati di statistica a sfogliare gli archivi per cercare se, nella storia del Manchester ci sia mai stato uno start peggiore. E no, non c'è mai stato.
Erik Ten Hag, quinto allenatore dell'era post Ferguson, ha perso 2-1 a Old Trafford contro il Brighton ed è stato travolto per 4-0 in trasferta contro il Brentford. Il tecnico olandese è, insieme alla squadra, tra gli indiziati nel caos generale del Manchester United. Un periodo così negativo non può durare 10 anni per la seconda squadra più titolata d'Inghilterra.
I temi da gestire sono troppi e il Daily Express ha titolato a caratteri cubitali: SOS, acronimo per Save Our Season. Dopo 6 gol incassati e uno solo segnato in due uscite contro due squadre la cui rosa vale meno della metà di quella della United, ai red devils non serve un salvatore, bensì che tutti quanti si stringano attorno alla nuova guida tecnica e provino a sposare il progetto "olandese".
Un altro cambio in panchina apparirebbe ridicolo, specialmente se il Manchester non riuscisse a prendere il migliore sulla piazza (Zinedine Zidane). La soluzione più pratica sembra quella di concedere tempo al tecnico ex Ajax, che senza dubbio si è trovato spaesato in un campionato diverso rispetto a quello olandese, più fisico, più veloce, più intenso e aggressivo.
Analizzando la rosa del Manchester, con Cristiano Ronaldo, il quale senza offerte concrete difficilmente sceglierà di restare ai margini in vista del Mondiale, non c'è questo grande gap con le altre della Premier che lottano per la Champions League (a esclusione forse di Liverpool e Manchester City). La differenza è che i giocatori di talento di Arsenal, Tottenham o Chelsea sono nelle condizioni di rendere, e lo fanno.
Dopo l'umiliazione subita dal Brentford si è aperta un'ulteriore crisi a Manchester. Era la prima volta nella storia che i red devils concedessero 4 gol nel primo temo in una gara fuori casa.
Per giunta contro una squadra che senza dubbio va considerata come una sopresa della precedente stagione, ma che soltanto un anno fa vinceva la sua prima partita nella storia in Premier League.
Le critiche sono arrivate questa volta da tutte le parti. Il suggerimento di Ruud Gullit a Ten Hag di giocare non solo un "calcio olandese" per sopravvivere in Premier League; gli attacchi di Gary Neville alla proprietà sia sul denaro investito male negli ultimi 9 anni, sia sulla situazione corrente.
L'ex campione dei red devils, ai microfoni di Sky, si è anche soffermato sulla situazione di Cristiano Ronaldo, compiendo un completo dietrofront rispetto al pensiero di qualche settimana prima. "Qualche settimana fa la cosa migliore da fare era facilitare un trasferimento, ora se lo United lo perdesse, non avrebbe un cannoniere. Se non acquistato calciatori in quella zona o calciatori che rendono, e vendono Ronaldo, penso che possono finire nella metà inferiore della Premier League. Sono completamente demoralizzati e a pezzi".
Ed era visbile sui volti dei calciatori del Manchester durante e a fine partita. Un gruppo di "stars", o almeno così li chiamano, avrebbe sollecitato il board dello United chiedendo acquisti di qualità immediati per migliorare il livello e invertire la rotta fin da subito. Con l'affare in chiusura di Rabiot, non troppo gradito dai tifosi, si allontana ancora Frenkie De Jong, restio da tempo ad accettare l'offerta del Manchester United, ma probabilmente sacrificabile dal Barça vista la situazione economica del club.
Il Manchester resta uno dei club più importanti al mondo, ma come si evolverà la situazione se dovessero mancare ancora i risultati sportivi? Nell'anno corrente Paul Pogba si è liberato a parametro zero, Cristiano Ronaldo vuole andar via, Frenkie De Jong non è convinto, e gli unici acquisti a titolo definitivo, oltre allo svincolato Eriksen, sono arrivati dall'Olanda (Lisandro Martinez e Malacia).
Dato l'alto valore della rosa e un mercato ancora aperto per due settimane, difficilmente il Manchester United terminerà la Premier nella seconda metà della classifica, ma nell'attuale situazione appare complicato anche lottare per i primi 6 posti. Un SOS andava inviato, tutto il mondo ha saputo della figuraccia contro il Brentford, e ora gli occhi sono puntati sui red devils per la gara di Old Trafford contro il Liverpool.
Una montagna da scalare in questa situazione, con un'alta percentuale di rischio impatto e una piccola di salvarsi e cominciare un nuovo percorso, trovando certezze contro una delle più forti del mondo. Tenendo a mente la gara amichevole di luglio (vinta 4-0 dai red devils) e provando a dimenticare le due di Premier della precedente stagione, vinte 4 e 5-0 dall'undici di Jurgen Klopp.