Serie A, la moviola della 20ª giornata: Chiffi terrificante, bene Camplone
A causa dell'emergenza Covid, si sono giocate solo sei partite della 20ª giornata di Serie A. In occasione delle prime gare del 2022 non sono mancati episodi dubbi, nei quali gli arbitri hanno preso decisioni corrette oppure hanno perso di mano la situazione.
Andiamo a rivedere partita per partita i momenti più discutibili di questo turno di campionato.
1. Sampdoria-Cagliari
Nel dopopartita il tecnico D'Aversa si è duramente scagliato contro l'arbitraggio, ma la direzione di gara di Camplone appare ineccepibile. Al centro delle polemiche c'è l'azione che ha portato al pareggio del Cagliari: a centrocampo Marin ed Ekdal entrano in contrasto, non si capisce chi sia a commettere fallo, così il giocatore rumeno si rialza e si invola verso la porta. La decisione dell'arbitro di non assegnare il fallo e lasciar giocare è corretta.
2. Spezia-Hellas Verona
Una gara tutto sommato povera di episodi dubbi quella andata in scena al Picco. L'unico momento che avrebbe potuto destare qualche tentennamento da parte dell'arbitro è il fallo di Agudelo all'87'. Il giocatore dello Spezia interviene sull'avversario in maniera scomposta e la decisione di Mariani di tirare fuori il rosso è corretta.
3. Lazio-Empoli
Lazio ed Empoli ci hanno regalato un match pieno di gol, ma anche di episodi da rivedere. Sacrosanto il rigore in favore dei toscani dopo la sciocchezza di Strakosha. Prima del pareggio con la doppietta di Milinkovic-Savic, i biancocelesti avevano trovato il gol con Patric che però aveva colpito nettamente il pallone con il braccio. Brutta figura dell'arbitro Giua che perde davvero troppo tempo, ricorrendo anche all'aiuto del VAR, per annullare una rete chiaramente irregolare.
4. Sassuolo-Genoa
Il momento più controverso di Sassuolo-Genoa arriva al 43'. I neroverdi si spingono in avanti per cercare il pareggio; a un certo punto Bani atterra Berardi in area di rigore: il direttore di gara giudica il contrasto legale e lascia proseguire l'azione, impedendo anche al VAR di intervenire. Tuttavia, c'erano gli estremi per un calcio di rigore.
5. Milan-Roma
Il Corriere dello Sport definisce "terrificante" la gestione di Chiffi durante Milan-Roma. Il rigore su Abraham è inesistente, ma in questo caso la colpa è condivisa con il VAR Aureliano. Nella ripresa il direttore di gara fa due pesi e due misure, concedendo un penalty ai rossoneri per un contrasto molto simile a quelli Tonali-Zaniolo e Ibrahimovic-Ibañez (lasciati invece impuniti). Discutibili anche le scelte sui cartellini.
6. Juventus-Napoli
Come in ogni Juve-Napoli che si rispetti non sono mancati episodi dubbi. Poco prima della fine del primo tempo, Mertens mette il braccio largo e intercetta una punizione di Cuadrado. Vista la lunga distanza da cui veniva il pallone, gli estremi per il rigore c'erano. Delicato anche l'intervento con cui de Ligt atterra Di Lorenzo: il contatto c'è, ma la decisione di non assegnare il penalty è coerente con il metro di giudizio adottato da Sozza.
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