Sforzo economico o cessione: cosa dovrebbe fare il Milan con un Leao formato Mondiale

Rafael Leao
Rafael Leao / Clive Brunskill/GettyImages
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Portogallo-Ghana minuto 77. Con il risultato bloccato sull'1-1, Fernando Santos decide di gettare nella mischia Rafael Leao al posto di Ruben Neves. Pochi secondi dopo, neanche a farlo apposta, i portoghesi trovano la rete del 2-1 con Joao Felix, e all'80' il tris lo cala proprio Leao: primo pallone toccato, diagonale secco all'angolino e nulla da fare per Zigi. Sono bastati tre minuti per la prima rete di Leao in un Mondiale, a testimonianza del giocatore formidabile che ormai sta diventando.

Questo gol ha sicuramente fatto piacere a tutti i suoi estimatori, compresi Maldini e Massara, i quali hanno da sempre creduto nelle sue qualità. Se da un lato tutti a Casa Milan si augurano che Leao disputi un grande Mondiale, dall'altro lato prestazioni di alto livello potrebbero far lievitare ancora di più la richiesta d'ingaggio dell'entourage del portoghese. Maldini e Massara erano convinti di poter chiudere il complicatissimo accordo per il rinnovo di contratto in scadenza nel 2024 entro la fine dell'anno, ma il Mondiale è una vetrina troppo ghiotta. Al momento le richieste del portoghese viaggiano su due binari: 9 milioni netti, oppure 7 ma con la partecipazione del club alla risoluzione del contenzioso in atto con lo Sporting Lisbona. Insomma, richieste faraoniche di chi sa che se dovesse continuare così, dopo il Mondiale potrebbe generarsi una folta coda di pretendenti.

Rafael Leao, Lawrence Ati Zigi
Rafael Leao / Richard Heathcote/GettyImages

Ovviamente tutte queste carte giocano a sfavore del Milan, che dovrà fare serie valutazioni riguardo il futuro del portoghese, con un grande dubbio alla base: rinnovo, con un sostazioso sforzo economico, oppure cessione. Dall'insediamento del fondo Elliott, i rossoneri hanno optato per una politica economica che puntasse alla sostenibilità e a un tetto ingaggi che non superasse i 5/6 milioni di euro. Le situazioni Donnarumma, Calhanoglu e Kessié insegnano come il Milan non vada oltre il monte ingaggi prestabilito a costo di perdere i propri giocatori a parametro zero. E in questo caso non si tratta di giocatori fuori rosa o ai margini del progetto, ma anzi di giocatori chiave nella formazione rossonera e sempre utilizzati fino all'ultimo giorno di contratto.
È altrettanto chiaro, però, che una grande squadra che sta tornando ai massimi livelli non possa prescindere da quei giocatori che hanno contribuito alla risalita, a maggior ragione se si tratta di talenti dal futuro brillante come Leao.

Discorsi e valutazioni che verranno ripresi dopo il Mondiale, con la speranza per il Milan che Rafa non faccia troppe vittime illustri durante il cammino dei lusitani.