La situazione contrattuale può destabilizzare Donnarumma in questa seconda parte di stagione?
Per Gianluigi Donnarumma, dopo quello che definire tribolato è un grosso esercizio di ottimismo, è tornata "di moda" la questione rinnovo di contratto. Uno dei temi più importanti, se non il principale, sull'agenda del Milan. L'accordo con il fortissimo portiere classe 1999 scade il prossimo giugno e il club rossonero ha già avviato le trattative con il suo agente Mino Raiola, per un remake di quanto accaduto 4 anni fa.
E proprio per evitare polemiche e lungaggini pericolose Paolo Maldini e il club hanno già "apparecchiato" il tavolo della trattativa, con un'offerta da 7 milioni di euro (1 in più di quanto percepisce adesso) e un contratto fino al 30 giugno 2026, a cui aggiungere un doppio bonus da 1 milione di euro in caso di qualificazione in Champions League e di vittoria dello scudetto. L'offerta sarebbe anche allettante, ma non troppo se a trattare c'è Mino Raiola. Il procuratore è fermo sulla richiesta di un contratto da 10 milioni di euro a stagione, ma solo fino al 30 giugno 2022.
Una situazione che si sta protraendo, ma che a parer nostro non influirà sul rendimento di Donnarumma da qui a fine stagione. Troppo importante il richiamo della lotta scudetto per sovrastare il "canto" delle sirene di un nuovo e lauto contratto. In più il portiere, stavolta, ha già dichiarato la sua volontà di restare al Milan e diventare una bandiera del club. Per la gioia dei tifosi milanisti. Altro che "Dollarumma".
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo del Napoli e della Serie A.