La sorpresa Giorgio Altare: dalla Serie C alla Serie A da protagonista
Ormai è diventato una garanzia nel reparto difensivo del Cagliari. Giorgio Altare classe '98, ha fatto il suo salto di qualità, passando dalla Serie C alla Serie A. Nessuna esperienza pregressa in massima divisione, quella nella società rossoblù è la prima in assoluto, eppure c'è da riconoscere come il difensore si stia comportando molto bene.
Arriva a Cagliari grazie al mister Semplici, inizialmente fa panchina, probabilmente anche per la poca esperienza per poterlo schierare con grande continuità. La storia cambia però da gennaio, quando Mazzarri decide di dargli fiducia e di farlo giocare.
Le cose non vanno subito benissimo: assaggia la Serie A contro il Venezia ma proprio in quel frangente si rende protagonista, in negativo, del gol del pareggio lagunare. Il difensore ex Olbia ha dovuto attendere la fine del 2021 per poter rivedere il campo. Da titolare, contro la Sampdoria, sfruttando le assenze dei compagni: da qui non si è più fermato.
Da quel momento in poi, tolta la trasferta di Bergamo saltata per Covid, il bergamasco non è più uscito dalla formazione titolare. Bologna, Roma, Fiorentina, Empoli, Napoli e Torino, Altare ha messo in campo il suo fisico statuario e il suo calcio vecchio stampo: marcature strette, senza andare mai troppo per il sottile, sporco ma concreto. Mazzarri prova a spingerlo anche verso la zona d’attacco, a insegnargli il ruolo di braccetto del trio difensivo che deve aiutare i compagni anche in fase di possesso.
A destra come a sinistra Altare mette in campo le proprie caratteristiche, senza eccessi, consapevole dei propri limiti e puntando dunque sulla semplicità. Da quel primo ottobre del 2021 è passata tanta acqua sotto i ponti, il difensore è passato da ultimo nelle gerarchie difensive a elemento di sicuro affidamento nella retroguardia rossoblù. In mezzo un mercato di gennaio nel quale le valigie erano pronte, destinazione Reggio Calabria, fino all’occasione - sfruttata al meglio - di trovare spazio senza lasciare Cagliari.
Da qui tutto in discesa: diventa il punto forte all'interno del settore difensivo. La sua fisicità, l'ottimo tempismo e il senso della posizione, fanno di lui una sicurezza.
Viene valutato costantemente, nelle varie pagelle post match, dal 7 in su. È sontuoso nelle marcature, cerca di fermare chiunque provi ad andare in rete. Ha una soglia di attenzione che difficilmente scende sotto il livello di guardia, aspetto non da poco se abbinato alla giovane età.
Un metro e novanta di prepotenza, centimetri che si fanno sentire anche nel gioco aereo. C'è da dire - poi - che la rivoluzione del Cagliari in questo 2022 passa principalmente per la difesa, sull'ormai rispolverato Altare ma anche sui suoi compagni di reparto Lovato e Goldaniga.
Il salto di qualità Altare se lo è guadagnato, aspettando in silenzio il suo turno, facendosi trovare pronto alla chiamata del Mister. Un'altra volta è lui a dare fiducia nei giovani che possono realmente cambiare le sorti del Cagliari, storia accaduta del resto anche con Bellanova, finito nel mirino delle big dopo le ottime prove in rossoblù.
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