Sorprese: il Brighton. La squadra che ha stupito in Premier League

Brighton, la sorpresa della Premier League 2021-22
Brighton, la sorpresa della Premier League 2021-22 / 90min Italia
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Il West Ham di Moyes semifinalista di Europa League e per diverso tempo in lotta per la Champions, il Brentford neopromosso in cui l'arrivo di Eriksen ha incrementato la media punti, o anche l'Arsenal di Arteta, più debole delle avversarie, ma attualmente tra le prime quattro. Tra queste abbiamo scelto il Brighton di Graham Potter, una squadra sorprendente che ha archiviato da tempo il discorso salvezza e si appresta a finire per la prima volta nella metà sinistra della classifica.

La squadra dell'East Sussex non è una novità del calcio inglese, questa estate ha festeggiato i 120 anni dalla fondazione. Nonostante questo è senza dubbio una novità del calcio d'elite. Con soltanto 9 partecipazioni in prima divisione (4 a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta e 5 dal 2017 a oggi) il Brighton punta a fermarsi stabilmente in Premier League, competizione di cui quest'anno è la maggiore sorpresa.

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FBL-ENG-PR-LIVERPOOL-BRIGHTON / PAUL ELLIS/GettyImages

La stagione

L'inizio del Brighton nella stagione 2021/22 lascia tutti a bocca aperta. La squadra di Potter nelle prime cinque giornate totalizza 12 punti, mettendo a referto quattro vittorie. Una dimensione europea fino alla decima giornata e poi un momento di calo. Il Brighton non vince mai nei mesi di ottobre e novembre, tornando a conquistare i tre punti nel Boxing Day (26 dicembre) contro il Brentford. Gennaio è un mese felice, mentre a febbraio e marzo i seagulls sono irriconoscibili. 5 sconfitte consecutive che non rassicurano per il finale di stagione.

La reazione arriva e il Brighton non perde ormai da un mese con 4 vittorie e 2 pareggi che lo hanno trasferito nella metà sinistra della classifica. Questa è la quinta stagione consecutiva dell'Albion dal 2017 e già è stato centrato il record di punti (attualmente sono 47) per una squadra che, in relazione al valore della rosa, ha sette posizioni in più in classifica rispetto a quella che dovrebbe avere.

L'Europa è matematicamente inarrivabile, ma a Brighton hanno costruito delle basi solide per un futuro roseo in Premier League, scoperto giocatori di livello e creato un'armonia all'interno del gruppo e sul campo che gli ha permesso di togliersi più di una soddisfazione in questa stagione. Per guardare ai match illustri, la squadra di Potter ha fermato sul pareggio il Liverpool ad Anfield e il Chelsea a Stamford Bridge, ha vinto a Londra contro Tottenham e Arsenal e ottenuto la più larga vittoria della sua Premier la settimana scorsa contro il Manchester United (4-0).

Tutto ciò attraverso un'identità ben precisa che Potter ha saputo dare negli anni alla sua squadra. Una solidità mentale che porta il Brighton a gestire sempre bene le situazioni di vantaggio; delle 13 volte in cui i seagulls si sono ritrovati avanti in una gara, ne hanno vinte 11 e pareggiate 2. A dimostrazione di quanto sia importante saper gestire e controllare il risultato.

Moises Caicedo
Brighton & Hove Albion v Manchester United - Premier League / Bryn Lennon/GettyImages

Il Brighton è la squadra che dopo Manchester City, Liverpool e Chelsea ha il possesso palla maggiore, la squadra che fa correre di più la sfera sempre dopo le tre sopracitate (dati fbref). Una compagine con moduli mutevoli che di settimana in settimana Potter può mettere a tre o a quattro in difesa grazie alla presenza di giocatori duttili capaci di ricoprire più ruoli.

L'esperienza e le qualità di Robert Sanchez in porta aiutano la manovra dell'Albion e hanno portato 11 clean sheets in stagione. Tutto questo anche grazie al pacchetto difensivo capitanato da Lewis Dunk e completato da Duffy e Webster nella prima parte di stagione (tra i migliori nei duelli aerei) e da Cucurella e Veltman nella seconda metà, due terzini adattati come braccetti.

A centrocampo la qualità non manca. Bissouma e Mwepu sono le grandi rivelazioni di questo Brighton; March, Pascal Groß e Mac Allister i giocatori affidabili, Leandro Trossard e Neal Maupay quelli più imprevedibili. Il Brighton non segna molto, ha poco più di un gol a partita di media e nemmeno un giocatore in doppia cifra. Nonostante questo a fine anno avrà forse totalizzato 50 punti e se dovesse spendere bene in estate potrebbe ambire anche alla lotta per una posizione europea, difficile ma distante solo una decina di punti.


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