Spalletti ha parlato della festa nello spogliatoio e cosa ha detto ai giocatori

Juventus v SSC Napoli - Serie A
Juventus v SSC Napoli - Serie A / Diego Puletto/GettyImages
facebooktwitterreddit

Il Napoli esulta nel finale grazie ai cambi. Elmas cambia la sfida con il cross perfetto per Giacomo Raspadori, il cui mancino vale tre punti. Dopo una prestazione non particolarmente brillante, gli azzurri di Luciano Spalletti la spuntano nei minuti di recupero. Le parole del tecnico toscano nel postpartita ai microfoni di Dazn.

Sulla festa nello spogliatoio: "Funziona così. Vinci partite importanti contro un avversario così a tot partite dalla fine del campionato. Sono mattoni belli pesanti sulla vittoria finale e giustamente i calciatori fanno un po' di festa per gol nel recupero. C'è ancora più felicità, ma bisogna aspettare a stappare bottiglie e cuori. C'è ancora un po' di tempo".

Su cosa ha detto alla squadra: "Cose normali. Complimenti perché la squadra, al di là di alcune leggerezze hanno fatto una buona partita. Dopo l'uscita dalla Champions duemila pensieri nel ricordo della partita precedente. Ti porti un po' fatica, fare più di così diventava difficile".

Sulla battuta di Benitez sullo Scudetto al loro incontro: "Volevo vedere se avessi detto cose diverse quando ci siamo incontrati".

Sull'importanza di tutti:" Tutti bravi. Se tutti insieme e tutti bravi le gioie sono il doppio. Come se si è tutti insieme nelle sconfitte, la sofferenza è la metà "

Sul confronto con i giornalisti: "A volte si fa così per difendere delle situazioni. A volte ci sono quelli a cui piace portare il discorso dove gli pare. Noi abbiamo giocato la partita che volevamo giocare. A volte le partite sono figlie di episodi e di contesti anche non voluti, nonostante la tua volontà e il tuo lavoro. Però quello diventa determinante e viene premiato alla lunga. Penso che questa squadra ha fatto le cose per meritarsi questo posto in classifica"

Sul passato: "Ogni tanto ci si guarda indietro. Perché non ho mai viaggiato con posto finestrino in prima classe, sempre in autostop. Il fatto di trovarsi nelle condizioni di vincere questo scudetto ti ripaga dei sacrifici fatti. Si parte da una situazione normale e quando riesci ad arrivare al massimo c'è soddisfazione. Spesso sono stato preso in giro per avere gli scarpini in campo, ma quando ero piccolo non avevo i soldi per comprarli e siccome ho sofferto prima qualche volta le ho portate. Fai un percorso difficile, mentre altri partono da situazioni differenti. È giusto anche per loro perché partono da una condizione di calciatori e nel tempo se lo sono meritati".