Spalletti: "Kim non andrà via dal Napoli. Mercato? Giuntoli sa tutto"

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti / Marco Canoniero/GettyImages
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Luciano Spalletti è intervento nell'ultima conferenza stampa del ritiro del Napoli in Turchia. Domani la squadra partenopea scenderà in campo contro il Crystal Palace prima di fare ritorno in Italia. Ecco le dichiarazioni rilasciate dall'allenatore toscano.

PRIMA AMICHEVOLE - "Contro l'Antalyaspor è stato un buon test. Ho trovato in Sahin un grande professionista e ha trasmesso qualità ai suoi calciatori. Per noi è stato il primo impegno di questo break. Una partita giocata bene da parte nostra, ho visto interesse e qualità".

BILANCIO DEL RITIRO - "Conosco un solo modo di misurare la mia giornata: se sono soddisfatto della qualità del lavoro che si è espresso. Il bilancio è quello lì, si va alla ricerca delle cose che ci mancano perché l'unica che non abbiamo è quella che rovina tutto ciò che possediamo per cui cerchiamo di mettere a posto l'unica cosa che non abbiamo. Il tempo è stato usato benissimo, abbiamo trovato il massimo della disponibilità da questi ragazzi del marketing e dei social che lavorano con noi nel riuscire a farci trovare tutto pronto e sistemato, li ringraziamo. Non ci sono stati grossi infortuni, abbiamo lavorato su quelle cose che abbiamo deciso di approfondire e domani sera abbiamo la possibilità di verificare se il lavoro è stato fatto bene oppure no. Contenti di questo periodo trascorso qui, il posto ideale per il break. Quelli che dicono che sarebbe stato meglio non farlo questo break perché la squadra stava andando bene dico che invece necessitavamo di un momento così, di tirare il fiato. Sarebbe potuto arrivare qualche pareggio ma ora possiamo ripartire forte e scomoda le squadre che avevano trovato la quadratura che avevano trovato nell'ultimo periodo. Andiamo con fiducia per riniziare e ci sarà la possibilità per altre amichevoli. Se a Castel Volturno vedrò la stessa professionalità dei calciatori che ho visto qui ne sarò felicissimo".

CRYSTAL PALACE - "Il Crystal Palace sulla carta sarà di un livello superiore. Siamo già a un buon punto di messa in pratica di ciò che volevamo in questo campionato. Anche in questo caso ci sarà un mostro sacro come Vieira. Zielinski-Anguissa-Lobotka lo faceva lui in uno solo, era una roba impossibile. Sarà riuscito a trasferire ai suoi calciatori il suo carattere. Zaha è un attaccante imprevedibile, veloce. Docouré un centrocampista fisico. Ci confrontiamo con calciatori top del campionato. Sarà un test importante dove riandremo a provare qualcosa di nuovo. Questo periodo lo dobbiamo sfruttare per mettere dentro cose nuove. Ad inizio anno con i calciatori nuovi dovevamo ripetere per trovare il bandolo della matassa senza mischiare troppe cose, ora abbiamo delle conoscenze e possiamo portare a casa qualcosa di nuovo. Per ora si sta sviluppando tutto bene".

KIM - "Ci sono delle città che hanno più blasone a livello calcistico ma hanno meno blasone a livello di passione rispetto ai tifosi napoletani. Quando uno viene a contatto con questa passione qui diventa dura confrontare anche con club più importanti come quelli della Premier League. La vedo dura che Kim possa andare via dal Napoli perché si trova talmente bene nella squadra, in questa città ed è talmente adatto al nostro modo di essere lui con la sua esecutività, professionalità che mi sembra il posto giusto per lui".

Min-Jae Kim
Min-Jae Kim / Jonathan Moscrop/GettyImages

INFORTUNATI - "Sirigu sta facendo un programma che prevedeva poi delle valutazioni step by step e siamo contenti del livello che ha raggiunto e quando rientreremo farà allenamento. Così per Rrahmani, avevamo valutato di fargli fare delle cose a secco in questo break. Inizierà con la palla quando torneremo a Napoli. Demme ha un affaticamento muscolare ma senza lesione, per scopo precauzionale lo terremo fuori dalla partita di domani".

MERCATO - "Noi siamo a posto così, non vogliamo che avvenga niente né in uscita né in entrata. Se qualche calciatore si sente nelle condizioni di avere la necessità di andare a giocare di più perché Demme effettivamente l'ho fatto giocare meno delle potenzialità che ha. Un po' ha inciso anche l'infortunio. Se lui vuole andare a giocare cercheremo di rimanere così lo stesso, valuteremo di restare così lo stesso perché ho altri calciatori con cui si può sopperire alla mancanza di un elemento. Poi ci sarà il mercato che nello scorrere può mettere a disposizione cose, ma non fa parte dei nostri pensieri. Noi siamo contenti di Demme e preferiamo che resti qui con noi. Poi sarà lui a decidere".

AFFARI COL FENERBAHCE - "Güler e Kadioglu? Per quanto riguarda il mercato noi abbiamo Giuntoli, è lui che va a vedere delle situazioni nuove per essere pronto e vedere se succede qualcosa nella nostra squadra. Noi finiremo il campionato con questa rosa qui, siamo felici di avere a che fare con dei professionisti che abbiamo. Tutto ciò che riguarda il mercato sarà per la fine di questa stagione che vogliamo terminare con questa rosa. Chiaro che il direttore forte è quello che sa prevedere il mercato, è probabile che Giuntoli abbia già sul suo taccuino dei nomi per la prossima stagione in base all'anticipazione di quello che può accadere. Come il calciatore forte che sa già dove giocare la palla".

RIENTRI - "I calciatori impegnati ai Mondiali rientreranno dopo quindici giorni dall'uscita, gli si danno due settimane di pausa. Poi torneranno ad allenarsi con noi. Sirigu? Ci rende il fatto che si sta allenando bene per rientrare, se poi dovessero emergere problemi verranno fatte delle valutazioni".

FATIH TERIM - "Mi è dispiaciuto non poter abbracciare Fatih Terim perché in questo momento non può allontanarsi dalla famiglia e gli auguro di risolvere i problemi che ha. Lui quando ha saputo che saremmo venuti mi ha mandato un messaggio, era felicissimo di ospitarci nelle sue terre. Un paio di giorni fa mi ha mandato un regalo, un biglietto e gli auguro di ritornare di fare l'allenatore il prima possibile perché vuol fare questo e di rincontrarlo il prima possibile".

MONTELLA E PIRLO - "I complimenti li faccio io a loro, perché venire ad allenare in un campionato come quello turco, ci devi entrar dentro, fare conoscenza perché ha modi diversi di interpretare lo stesso sport, ci vuole una bella umiltà. È una cosa importante che deve avere un allenatore, soprattutto per gente come Montella e Pirlo. È stato bello conoscere Pirlo e vederlo così perché magari quel campione lì che riesca a modificare qualcosa per riuscire a sviluppare bene questo nuovo ruolo - come mi ha dato l'impressione di fare - è fondamentale per il futuro. Mi hanno parlato di alcuni calciatori forti qui in Turchia, del buon livello del campionato turco. Li ho visti entrambi felici. Montella lo conosco più direttamente perché ho avuto la fortuna di allenarlo, di giocarci tante volte contro e mi ha sempre reso la vita difficile. Il massimo del mio augurio è di poterli ritrovare come allenatori in Italia con grandi squadre".


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