Spalletti: "Kvaratskhelia era troppo largo. Rose? Il mio è stato un piccolo gesto"

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti / Francesco Pecoraro/GettyImages
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Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al termine della sfida casalinga vinta contro il Torino. Ecco quanto affermato ai microfoni di DAZN.

Sul calo nel secondo tempo: "Noi siamo stati superlativi nella prima mezzora, poi non ce l'abbiamo fatta a mantenere quel ritmo e loro sono riusciti a prendere campo perché hanno determinate caratteristiche facendo uomo contro uomo a tutto campo. Due dei tre gol sono venuti perché loro ci hanno lasciato spazio a campo aperto. Ma liberare il calciatore è difficilissimo perché loro fanno questo pressing asfissiante".


Sui giocatori: "Se hai giocatori come Anguissa ti alleni in un altro modo , non puoi riprodurre certe cose in allenamento. Oggi c'era bisogno di giocare dentro il campo, le due punte non possono restare aperte".

André-Frank Zambo Anguissa
André-Frank Zambo Anguissa / Ivan Romano/GettyImages

Su Kvaratskhelia: "L'ho richiamato perché noi abbiamo impostato la partita in modo tale che loro arrivassero tardi coi terzini. Lui doveva giocare vicino la punta ma invece restava largo e diventava impossibile passare l'uno contro uno col Torino. E' un giocatore fantastico nelle sue varianti per poter attaccare, è stato bravo in tutto".

Sul gesto delle rose in conferenza stampa: "Nessuno è indifferente, il mio è stato un piccolo gesto e mi fa piacere sia stato apprezzato. Spero non siano le uniche perché potrebbe essere un modo per lanciare un messaggio forte".

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