Spalletti parla del caso scommesse ma non cerca alibi per la sfida contro Malta
In casa Italia regna il caos. Con l'inchiesta scommesse entrata fin dentro Coverciano, dove sono stati interrogati Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo successivamente esclusi dai convocati, la Nazionale si prepara per il doppio impegno valido per le qualificazioni a Euro 2024: domani gli azzurri scenderanno in campo contro Malta, martedì invece in Inghilterra.
Alla vigilia della sfida contro Malta, ultima in classifica nel Gruppo C, il commissario tecnico degli azzurri Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di Sky Sport sia del caso scommesse sia sull'importanza della partita di domani.
"È stata una notte difficile, quando devi portare a casa risultati c'è sempre ansia, ma è stata una notte differente, con molta amarezza per quello che è successo. Tutta la squadra è vicina a Tonali e Zaniolo, siamo molto dispiaciuti. Continueremo a stagli vicini anche dopo, ora hanno le luci addosso. Dobbiamo cercare di aiutarli a difendersi, ma è anche giusto che la giustizia faccia il proprio corso e, se sono state commesse cose irregolari, allora sarà giusto pagare. Le parole di Gravina hanno fatto chiarezza e siamo tutti d'accordo sul rischio di cadere in queste tentazioni, noi dobbiamo sforzarci di trovare il modo di fargli capire le insidie che corrono".
"Non è carino dire chi ha deciso di farli andar via dal ritiro, basta dire che è una decisione corretta. Non possiamo portare due ragazzi scioccati così a giocare una partita. Ora pensiamo al campo: perdiamo due campioni, ma rimaniamo una squadra fortissima. Zaniolo è straordinario, ha perso dei vizi in campo che aveva e ha sempre il colpo del KO nei piedi. Tonali ha forza e continuità, spero di rivederli e di allenarli il prima possibile. Ma gli altri sono altrettanto forti. Ho una potenzialità infinità e non cerchiamo alibi. O vinco o sono di livelli inferiore a quello che merita l'Italia".
"Dobbiamo essere felici di vestire questa maglia e di fare il nostro lavoro. È triste vedere che le potenzialità che abbiamo non vengano date a tutti. Noi siamo stati scelti dalla fortuna per avere la possibilità di essere dei top. In questo lavoro e nella vita. Abbiamo tutte le attenzioni, possiamo far vedere i nostri valori e la nostra intelligenza. Vedere che non riusciamo a riconoscerla è un lavoro che dobbiamo fare. Noi, in quanto personaggi dello sport, abbiamo il dovere di riconoscere quello che ci è stato donato. Si può sbagliare, ma bisogna diventare sempre migliori".