Spalletti prepara la festa Scudetto e non dimentica alcuni ex calciatori del Napoli
Potrebbe vincere già oggi lo Scudetto senza scendere in campo, altrimenti il match ball è servito per domani sera a Udine. Parliamo di Luciano Spalletti e del suo Napoli, ormai ad un passo dalla vittoria del campionato, il terzo della sua storia. Come capita di consueto, il tecnico dei campani si è presentato in conferenza stampa alla vigilia della partita per analizzare la situazione. Queste le sue parole:
"A Udine troverò tante persone a cui sono legato a livello affettivo. Sono rimasto per diversi anni in club come Udinese, Roma, Empoli e Zenit San Pietroburgo. Si dice che ho un carattere difficile, ma questa cosa stride un po'. Per domani penso alla gioia che possa dare agli altri, aver visto domenica i tifosi lasciare lo stadio dispiaciuti ci ha mortificato. Ci nutriamo della loro felicità. Domenica il pubblico ci ha fatto capire più della nostra classifica, ci ha fatto capire quale impresa stiamo portando a termine. È il sogno che avevo quando sono arrivato a Napoli".
"L'Udinese fa bene tante cose, Sottil era un allenatore anche in campo quando giocava. Hanno fisicità e portano tanti uomini in area di rigore. Bisogna stare attenti. Noi non dobbiamo perdere la nostra convinzione e il nostro atteggiamento".
"Nuovo contratto? Ci sono altre belle cose da fare, festeggiare e poi da capire se rimettersi in gioco. Lo Scudetto parte dallo scorso anno, hanno contribuito anche calciatori che adesso non sono più qui. Avevamo giocatori importantissimi come Insigne, Koulibaly, Ghoulam e Mertens. Giocatori che hanno dato molto con la loro personalità. Con questa squadra si può aprire un ciclo: vedo delle potenzialità, poi dipende anche dal mercato. Questa squadra ha una prospettiva futura, può dare seguito ai risultati ottenuti. Sicuramente con lo Scudetto al Napoli io vivrò bene il resto della mia vita calcistica e non".