Spalletti presenta Inter-Napoli e allontana le 'teorie del complotto'

Spalletti
Spalletti / ANP/GettyImages
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Il momento di tornare in campo è arrivato, dopo la sosta per i Mondiali, e il Napoli capolista riparte da un impegno ostico che potrà dire tanto sulle possibilità azzurre di proseguire nella fuga iniziata nel 2022: Luciano Spalletti e i suoi giocatori incontreranno infatti l'Inter a San Siro. Lo stesso tecnico dei partenopei ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida contro la sua ex squadra, guidata oggi da Inzaghi. Queste le parole di Spalletti:

Sulla condizione dopo la sosta: "Abbiamo sviluppato questo periodo di break, siamo andati a lavorare in profondità su tutte le qualità che ci vogliono, abbiamo fatto un lavoro specifico per tutti i giocatori. Abbiamo avuto delle buonissime risposte. Per noi non è un ripartire, con la testa siamo rimasti a dove abbiamo lasciato. Abbiamo iniziato questo bellissimo viaggio 5 mesi fa, anzi un anno e mezzo fa, da quando sono arrivato qui, in questo viaggio non ci sono fermate, ci fermeremo solo quando sapremo come finirlo. Complottismo contro il Napoli? Noi non pensiamo a complotti di nessun genere, però se tanti e spesso tirate fuori questi discorsi è segno che il nostro sistema è migliorabile. La credibilità deve essere la prima cosa, soprattutto in un momento come quello attuale, bisogna lavorare con estrema attenzione ed essere bravi ai nostri comportamenti, scritti, parlati, per non alimentare questi dubbi. Noi dobbiamo usare l'amore di Napoli per questo sport, la nostra voglia di dare felicità alle persone e giocare belle partite" riporta Area Napoli.

Sulle condizioni di Lobotka e Kvaratskhelia: "Loro si sono applicati in maniera corretta in questo periodo di preparazione. Contro la Juve Stabia è stato un bel match, sia Kvara che Lobo hanno fatto una prestazione di buonissimo livello per cui si va tranquilli. Kvara si gestisce da solo, è un bravissimo ragazzo, riesce ad essere imprevedibile, per noi è un grande valore aggiunto per la nostra squadra, un calciatore così determina dal niente l'occasione importantissima della partita".

Sulla designazione di Sozza: "Dobbiamo comportarci meglio tutti, pensare in maniera corretta tutti ed eliminare questo modo di pensare. Fatemi un'altra domanda".

Sul possibile appagamento dato dalla classifica: "Noi non ci arriviamo forti della posizione in classifica o di non aver mai perso, ma forti per la consapevolezza di ciò che sappiamo fare in campo. E' quello fondamentale per avere buone statistiche, solo su questo svilupperemo le prossime gare, su quello che sappiamo fare in campo. Avremo di fronte una grande squadra, non ti salva dove sei ma cosa sai riproporre in partita, come sai confrontarti anche se alcuni club superati sono di quelli importantissimi e non c'è stato timore di non farcela. Si gioca il nostro calcio, che è piaciuto a tanti, ed ha dato benefici alla squadra e che ha esaltato molti giocatori".

Simone Inzaghi, Luciano Spalletti
Inzaghi e Spalletti / Giuseppe Cottini/GettyImages

Sull'Inter: "E' una squadra di livello top, negli ultimi 3 anni e mezzo ha fatto investimenti da squadra di livello top europeo, ha grande capacità di dilatare facilmente il campo per ampiezza e profondità. E' una squadra che sa chiudersi, lascia il doppio centravanti contro i nostri due centrali e nei ribaltamenti dell'azione diventano pericolosi e dovremo stare sempre in ordine, con equilibrio tattico di squadra. Loro ti costringono a modificare forma in un attimo, per la fisicità che hanno addizionata alla qualità tecnica, sanno cambiare velocemente l'azione, sui quinti, sulle due punte, e noi dovremo essere bravi a mantenere equilibrio ed il comando del gioco che è fondamentale".

Sull'importanza del big match: "Noi siamo entrati in una fase eccitante e godibile del nostro lavoro, siamo in un grande campionato a giocarcelo con le altre. Non è una sfida solo della squadra, ma di una città intera, solo le grandi sfide consegnano a chi le affronta in maniera corretta una grandezza. Si diventa grandi nelle grandi sfide, se si vanno a usare tutte le nostre qualità, dobbiamo essere più forti di tutto, scetticismo, pregiudizio, pure le paure di chi ci vuole bene. Dobbiamo giocare liberi da tutto, senza dubbi".