"Speravo de morì prima", Cassano non ci sta: "Non ero così, e Totti sembra Perin..."

Francesco Totti e Antonio Cassano in Nazionale
Francesco Totti e Antonio Cassano in Nazionale / VINCENZO PINTO/Getty Images
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Come di consueto, venerdì, sono andate in onda su Sky altre due puntate della serie che ripercorre la carriera di Francesco Totti, "Speravo de morì prima", con "l'esordio" di Antonio Cassano, interpretato male secondo l'ex Pibe de Bari, quello vero, come ha spiegato nell'altrettanto consueto appuntamento con la Bobo Tv: "Prima di tutto non somiglia a me. La realtà, poi, non c’entra niente con la serie - si legge sul Corriere dello Sport -. Ci vogliono 10 anni per raccontare quello che ho fatto a Roma e quello che si è fatto a Roma. Quando lui ha dovuto prendere decisioni importanti io non c’ero già più, lui aveva rinnovato nel 2004 e aveva ancora 3 anni di contratto".

L'attenzione di Cassano si sposta poi sulla rappresentazione della convivenza in casa di Totti: "Ringrazierò per sempre la madre, il padre e Francesco perché mi hanno trattato come un figlio. Ma l’invadenza che appare nel film non c’era assolutamente. Il film è bello perché è sul mio amico, ma in alcune occasioni non ne esco bene e mi hanno fatto apparire in un modo che non mi è piaciuto. L’attrice che fa Ilary più o meno le somiglia, ma Totti invece sembra Perin. Poi il Pupone non è così: lo hanno fatto passare come uno che parlava sempre, invece lui non parlava quasi mai. Quando gli allenatori nello spogliatoio chiedevano “il capitano deve dire qualcosa?” lui faceva cenno di no con la testa. Su Vito Scala invece non hanno indovinato proprio niente: lui è stato fondamentale, gli ha governato un impero. Parlava poco, ma Totti lo ascoltava”.


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