Sprazzi di vecchio Napoli, Osimhen azzanna il Sassuolo e Kvara lo finisce: 6-1

La posta in palio è alta da una parte e dall'altra, al Mapei, nel recupero della ventunesima giornata di Serie A: il Sassuolo riparte da Bigica (al debutto da tecnico in A) dopo l'esonero di Dionisi e vive un periodo nero pienamente testimoniato dalla classifica, il Napoli è ancora a caccia del primo successo con Calzona in panchina e spera di poter tornare in corsa per l'Europa che conta.

La prima occasione è per l'ex di turno, Traoré, con un destro di controbalzo che esce di poco sul fondo (al 13'), Ostigard ci prova poi di testa poco dopo ma col solito esito: partenopei minacciosi e proiettati in avanti. Al 17' però la sorprendente doccia fredda per gli azzurri, alla prima azione offensiva neroverde: rimpallo che favorisce Racic, destro velenoso dalla distanza che sorprende Meret, sul secondo palo, e 1-0 Sassuolo. Osimhen prova a caricarsi sulle spalle il Napoli e, dopo un'azione personale, fa partire un potente diagonale di destro - un vero e proprio marchio di fabbrica - che si perde sul fondo. A regalare il pari al Napoli non è però il nigeriano ma Rrahmani, pescato da Anguissa con un grande assist di tacco alla mezzora: 1-1. Per il gol di Osimhen servono però solo due minuti: filtrante di Di Lorenzo, Politano vede Osimhen al centro e lo spedisce verso il 2-1. Un copione che si ripete al 41': Politano pesca ancora il nigeriano in ottima posizione, Osimhen scavalca Consigli senza problemi e chiude al meglio il primo tempo azzurro.

E sempre al meglio riparte anche la ripresa: Ruan fa un pasticcio in disimpegno e serve Kvaratskhelia, il georgiano imita Politano e serve Osimhen per la tripletta (la sua seconda contro il Sassuolo) che chiude di fatto i conti. Kvaratskhelia poi non si accontenta e si mette in proprio: al 51' si allarga, poi rientra sul destro e lascia immobile Consigli con un tiro perfetto sul secondo palo, 1-5. Il Napoli gestisce il risultato senza patemi e dà l'impressione di poter fare male con ogni affondo contro un Sassuolo, di fatto, rimasto negli spogliatoi dopo l'intervallo. Sensazione confermata dal 6-1 di Kvaratskhelia, sinistro sugli sviluppi di una ribattuta (su tiro del georgiano, scatenato nella ripresa).

La chiave tattica

Il Napoli parte col piede sull'acceleratore in entrambe le fasi: si attesta sulla trequarti neroverde e tenta di recuperare subito palla quando la perde, mostrando aggressività in fase di non possesso e inducendo i padroni di casa all'errore. Tanti cambi di gioco per gli uomini di Calzona, ad aprire il campo, con Politano e Kvaratskhelia chiamati spesso in causa. Il gol del Sassuolo accende ulteriormente la sfida e dà fiducia agli uomini di Bigica, il Napoli però si proietta subito con forza in avanti e con un micidiale uno-due torna padrone del match.

I neroverdi patiscono pesantemente il contraccolpo e faticano in uscita, il Napoli torna a pressare con aggressività - come in avvio - e viene premiato col gol del 3-1 a fine primo tempo, dando poi l'impressione di poterla chiudere. Cosa che accade effettivamente in avvio di ripresa, col solito Osimhen e poi con Kvaratskhelia: sfida che si mette in discesa per un Napoli che torna a somigliare a quello ammirato lo scorso anno e dilaga contro un Sassuolo distratto e fragile difensivamente (come in tutte le ultime uscite). Secondo tempo di controllo totale, con l'impressione che ogni pallone in verticale possa condurre ad ampliare ulteriormente un vantaggio già corposo.

L'episodio del match

La tripletta di Osimhen ha chiaramente un peso specifico determinante, dando al nigeriano lo scettro di uomo-partita, ma la giocata di Anguissa per il pareggio firmato da Rrahmani - un sorprendente colpo di tacco - stappa di fatto la sfida per gli azzurri e ridà agli uomini di Calzona la fiducia necessaria per completare la rimonta (che si tramuta poi in goleada nella ripresa).

Il migliore in campo

Osimhen Azzanna il match e dà l'impressione di poter essere minaccioso in ogni occasione, sia quando s'invola in solitaria che quando si avventa sui precisi assist dei compagni. Il nigeriano fa tutta la differenza del mondo e di fatto si prende il Napoli sulle spalle, rendendosi protagonista della rimonta già nel primo tempo e completando poi l'opera con la tripletta in avvio di ripresa.

Le pagelle

Di Lorenzo 7 Mette il proprio marchio su entrambi i gol azzurri nel primo tempo, quelli che di fatto sanciscono la rimonta, lanciando le due azioni con filtranti efficaci dalla fascia destra. Ci riprova anche nella ripresa: un'arma cruciale anche in fase offensiva.

Osimhen 8 Fa la differenza sotto porta, con due gol che indirizzano il match nel primo tempo e con la rete in avvio di ripresa che chiude i conti: è il solito cecchino, una vera certezza in mezzo all'area, ma anche il trascinatore in grado di caricarsi il reparto avanzato sulle spalle.

Anguissa 7 Il suo assist di tacco per Rrahmani merita chiaramente la copertina ed è il giusto timbro su una prova di dinamismo e di qualità, sintesi ideale di ciò che ci si attende da una mezzala in entrambe le fasi. Quando sbaglia riesce a recuperare grazie al fisico e alle doti atletiche.

Politano 7 La partnership con Osimhen funziona a meraviglia, l'esterno destro pesca per ben due volte il nigeriano e lo mette nelle condizioni di segnare. Al di là del doppio assist è sempre una spina nel fianco per la difesa neroverde e si rivela generoso.

Kvaratskhelia 7,5 Nel primo tempo fa da spettatore allo show di Politano e Osimhen, al di là di qualche spunto, ma nella ripresa contribuisce a chiudere la sfida: prima intercetta un pallone di Ruan e manda Osimhen in porta, poi firma il 5-1 con un gran destro e - infine - di sinistro porta il risultato sul 6-1.