Spunti di mercato da Euro 2024: perché comprare Mykola Shaparenko e a chi servirebbe

L'autore principale della rimonta ucraina contro la Slovacchia.
Slovakia v Ukraine: Group E - UEFA EURO 2024
Slovakia v Ukraine: Group E - UEFA EURO 2024 / Rene Nijhuis/MB Media/GettyImages
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I grandi tornei internazionali rappresentano spesso dei trampolini di cui i giocatori si sono storicamente serviti per compiere un salto importante nella piscina estiva del calciomercato.Non si parla solo di talenti più o meno giovani che si consacrano su alti palcoscenici convincendo i top club a ingaggiarli, ma anche di calciatori che per svariate ragioni non sono felici nel proprio club e che sfruttano la visibilità di questo genere di competizioni per guadagnarsi un nuovo stimolo altrove. Non sta facendo eccezione Euro 2024, in cui specialmente nel gruppo E, la situazione a 90 minuti del termine è tutt'altro che banale. E il motivo principale riguarda l'exploit a sorprea di diversi calciatori, tra cui spicca Mykola Shaparenko, centrocampista dell'Ucraina di Rebrov.

Perché comprare Mykola Shaparenko?

Perché non ci sono in giro tanti calciatori capaci di ribaltare una sfida europea con un gol e un assist, senza giocare nel reparto attaccanti. Mykola Shaparenko è un centrocampista classe 1998 che non ha mai lasciato l'Ucraina. Esordiente nel Mariupol a soli 16 anni, indossa i colori della Dinamo Kiev dal 2020, club per il quale ha già collezionato quasi 200 presenze.

Compirà 26 anni ad ottobre e con un contratto in scadenza nel 2025, l'Europeo in Germania sta offrendo a lui e alla Dinamo la vetrina migliore per evitare lo scenario della separazione a parametro zero. Nel club ucraino indossa la numero 10 più o meno dal suo approdo in prima squadra e ha giocato quasi 80 partite sotto la guida di Mircea Lucescu. L'anno scorso per lui si vociferava di un possibile interesse dell'Inter, sfumato in seguito alla rottura del legamento crociato interiore.

La stagione 2022-23 l'ha saltata praticamente tutta, mentre in quella appena conclusa è maturato come uno dei calciatori più prolifici nella posizione di centrocampista offensivo. 4 gol e 8 assist forniti nella Prem'er Liha 2023-24 in sole 22 partite. Uno e uno nella sfida che tiene ancora vivo il sogno Ottavi di Finale della Nazionale ucraina, con la quale ha collezionato 33 presenze in carriera. È un destro che calcia anche molto bene con il sinistro, come si può apprezzare dalla rete del pareggio con la Slovacchia: una girata secca di mancino capace di fulminare Dubravka sul suo palo.

Poi la sensibilità nell'assist. A stupire non è soltanto la traiettoria, forse un po' alta per gli amanti dei lanci in verticale, bensì la capacità di mandare Yaremchuk a tu per tu con il portiere da quella frazione di campo. I giri dell'assist sono perfetti, così come il controllo e il gol del collega, valido per il trofeo di MVP della partita che gli agenti di Shaparenko saranno orgogliosi di mostrare a eventuali club interessati.

A chi servirebbe Mykola Shaparenko in Serie A?

La 10 nella Nazionale ucraina è sulle spalle di Mudryk, il peso della giocata su quelle di Tsygankov, della prestazione sull'esperto Zinchenko e dei gol su quelle di Dovbyk e Yaremchuk. Mykola Shaparenko può essere presentato come il protagonista dormiente in grado accendere la lampadina da un momento all'altro. Così ha fatto, e con una situazione contrattuale positiva per un trasferimento, in un campionato minore, è molto probabile che il suo acquisto possa rivelarsi un affare.

In Italia, fatta eccezione per l'Inter che ha forse troppi interpreti in mediana, sono molte le squadre alle quali farebbe comodo un centrocampista di qualità. La Juventus dovrà presto capire il futuro di Adrien Rabiot, il cui contratto scadrà a breve, il Milan come giocherà Paulo Fonseca e di quale tipologia di centrocampisti si servirà. Roma e Napoli potrebbero sfruttare un'occasione interessante, mentre quella che potrebbe aver più bisogno di Mykola Shaparenko è la Lazio di Baroni, che nel suo ruolo ha perso sia Luis Alberto che Daichi Kamada. Sarebbe infine curioso vederlo all'opera nell'Atalanta di Gasperini, magari proprio nella posizione in cui il tecnico della Dea ha trasformato molti talenti passati da Bergamo.


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