Stefano Pioli e l'adattabilità dei nuovi acquisti del Milan
Il Milan sta cambiando. Stefano Pioli sta modellando diverse cose, coadiuvato dalle punture di novità che la nuova dirigenza rossonera applica con costanza settimanale alla rosa. Prima Ruben Loftus-Cheek (ancora prima Sportiello in realtà), poi Christian Pulisic, ancora Tijjani Reijnders, infine Noah Okafor e si attende Samuel Chukwueze.
Tanti calciatori per cui sono quasi "bastati" i soldi incassati per Sandro Tonali. Un sacrificio, se per un momento vogliamo dimenticare le cifre, dell'anima rossonera per eccellenza in favore dei bisogni del suo MIlan: allargare la rosa, provare ad aumentare la qualità offensiva. Giunti oltre il 20 luglio e a meno di un mese dall'esordio ufficiale in campionato, iniziamo a scoprire il nuovo Milan attraverso le parole del tecnico Stefano Pioli, che ha parlato ai microfoni di Skysport.
Il Milan felice per il 2023-24, Mike Maignan come leader e Rafael Leao pronto a raggiungere un ulteriore step. Cosa ha detto invece dei nuovi arrivati?
Su Ruben Loftus-Cheek
"Loftus-Cheek è un giocatore forte. Abbina fisicità e qualità, gli piace inserirsi. Vorrei vederlo con continuità nell'area avversaria. In base alle caratteristiche, proveremo a sviluppare un gioco propositivo con più giocatori offensivi, in grado di trovare la giocata vincente, cosa che, forse, ci è mancata in passato in alcune partite complicate dal punto di vista tattico".
Tonali non c'è più, Bennacer è out ed ecco come un nuovo acquisto diventa subito il centro nevralgico di un reparto. Ruben Loftus-Cheek dovrà portare subito esperienza e qualità a San Siro, con un'eredità pesante (non più di quella che spesso otteneva a Londra) da colmare e poco tempo per ambientarsi. Pioli vuole vederlo più spesso da mezz'ala d'inserimento all'interno dell'area di rigore, alla Milinkovic più o meno.
Su Tijjani Reijnders
"Reijnders è altrettanto un giocatore di qualità, si muove bene, è intelligente, sa dare le soluzioni giuste al compagno in possesso palla. Può anche essere pericoloso nella zona offensiva. Ha conclusione e verticalizzazione. Sa legare il gioco, mandare in gol e ha anche gol nelle gambe".
Un consiglio direttamente ai fantallenatori da parte di Stefano Pioli. Una delle domande principale è su chi sarà il prossimo regista al centro del trio del centrocampo rossonero, generalmente in posizione più arretrata? Potrebbe essere Reijnders o anche Krunic inizialmente; per il tecnico l'olandese porterà qualità e verticalità alla manovra e sarà dunque un profilo che, se inserito bene, vedremo quasi sempre in campo. Il Milan pecca da quel punto di vista.
Su Christian Pulisic
"Pulisic è giocatore. E quando dico così, intendo che è uno che sa fare la cosa giusta al momento giusto. E quando hai a disposizione uno come lui, le cose diventano più semplici. Può giocare in vari ruoli. Sicuramente è intelligente e salta l'uomo, sia nell'uno contro uno, che nel dai e vai o negli inserimenti. È di livello ed è diverso dai suoi compagni. Continuo a credere che diverse caratteristiche, in un sistema di gioco ben definito, possano dare una imprevedibilità in più alla squadra".
I complimenti migliori e quello di cui si può raccogliere già qualche giocata brillante in una mezza partita amichevole. Pulisic tra i tanti colpi del Milan è, ad oggi, l'uomo copertina, e non solo per la nazione di provenienza. Pioli ha detto di lui che è giocatore e che ha un livello diverso dagli altri. È uno di quelli che rende le cose semplici, che all'occorrenza sa saltare l'uomo e che può dare un'imprevedibilità in più alla squadra. Sulla carta l'acquisto perfetto, che migliora se consideriamo qualsiasi aspetto: dai soldi spesi in un mercato insostenibile per la Serie A, all'età, l'esperienza, la leadership, fino all'utilità di quella tipologia di calciatore nel sistema Milan.
Riusciranno i tre sopracitati a confermare le parole di Stefano Pioli? E cosa dirà il tecnico sui nuovi recentissimi acquisti Okafor e Chukwueze?