Talento emergente: i giovani più ispirati della Liga
I campionati sono iniziati da ormai più di un mese e a brevissimo assisteremo anche alle prime giornate delle tre principali Coppe Europee. La Champions è già partita ma anche Europa e Conference League sono pronte a prendere il via, da domani.
In Liga domina fin qui il Real Madrid di Carlo Ancelotti, ma con un po' di fatica. Insegue il Barcellona di Xavi e sorprende il Girona di Michel; ovunque in Catalogna si gioca per la Champions. A guidare i grandi club ci stanno pensando diversi giovani, ma se di Bellingham, Pedri, Gavi o Baldé è ormai ripetitivo parlare, proviamo a concentrarci sui talenti emergenti ancora più giovani.
Lamine Yamal - Barcellona
Ha esordito e segnato con la Spagna, ha fornito un paio di assist ai compagni in blaugrana, ha colpito un paio di legni, ma non ha ancora esultato per un suo gol con il Barcellona. Non che manchi qualcosa, perché se poi analizziamo la sua carta d'identità e la confrontiamo con quelle di mezza Europa, scopriamo che non ci sono calciatori 2007 che giocano stabilmente, figuriamoci in una squadra del livello del Barça.
Nelle prime 5 ne ha giocate 3 da titolare, mettendo in panchina sia Raphinha che Ferran Torres, e portando Ansu Fati alla cessione. Che sia un 2007 lo dimentichiamo ogni volta che tocca la palla con il mancino, che pensa una giocata, che punta e brucia il suo avversario con una serenità che non può essere propria di un sedicenne. Di questo aspetto ha parlato anche Xavi.
Insomma è uno di quei talenti generazionali di cui si riparlerà al suo primo gol in Liga o, chissà, in Champions League. In una squadra talmente forte da non averne bisogno, ma con un'ideologia sui giovani così solida da non poterlo nemmeno ignorare. È secondo in Liga per Palle al piede in area di rigore e in Top Ten per Azioni da gol (fbref.com).
Pablo Barrios - Atletico Madrid
C'è un nuovo talento a Madrid, nella casa colchonera di Diego Pablo Simeone. Un altro Pablo, che a nella capitale spagnola ci è nato e che nel luglio del 2017, a 14 anni, da blanco ha iniziato a vestire rojiblanco. Una traiettoria regolare nelle giovanili terminata ufficialmente a dicembre scorso, quando il tecnico argentino ha deciso di aggregarlo in prima squadra.
26 le presenze totali con i grandi per il classe 2003 nella scorsa stagione, a cui sta facendo seguito un convinto utilizzo di Simeone anche in questa. Sia per la mole di infortunati nel reparto di centrocampo sia perché la crescita del canterano appare evidente. Da trequartista è stato arretrato mezz'ala e nell'ultima sfida addirittura mediano nel triangolo a centrocampo dei colchoneros. Contro la Lazio, nell'1-1 dell'Olimpico, si è anche concesso il lusso di aprire le danze (pur con deviazione decisiva di Kamada).
Guardando alle statistiche, figura tra i migliori del campionato per Intercettazioni e Prese di possesso palla riuscite (fbref.com).
Savio - Girona
Qualche appassionato di calciomercato si ricorderà di Savio, giovane talento brasiliano subito campione in patria con l'Atletico Mineiro, accostato alla Roma di José Mourinho a inizio estate. Nessuna novità, come ogni estate di nomi ne sono stati fatti tantissimi per i giallorossi, molti inventati.
Savio ha 19 anni, è un 2004 mancino che gioca prevalentemente come ala destra, ma i cui mezzi tecnici lo stanno portando a brillare anche a sinistra in questo avvio di campionato pazzesco con il Girona. La squadra allenata da Michel ha gli stessi punti del Barcellona, non ha mai perso, e ha ottenuto 4 vittorie.
L'ultima è stata pazzesca, arrivata dopo un pirotecnico 2-4 in cui il brasiliano si è esaltato con un assist per il collega ucraino Tsygankov e soprattuto con un bolide dalla distanza che sblocca il suo conto in Liga. In Europa ci è arrivato a suon di strappi palla al piede tramite il Troyes, che appartiene al City Football Group, e dopo il prestito di un anno al PSV, si è spostato al Girona, in un altro City Club, con l'obiettivo di alzare ancora il livello in Europa. E i presupposti ci sono tutti.