Tanti acquisti per il Milan, ma la rosa sembra indebolita. È davvero così?
Come spesso accade, nonostante la sessione di mercato sia ancora lontana dalla sua fine, sono già partiti i primi bilanci (intermedi) sulle operazioni condotte in quasi un mese di acquisti e cessioni. E per quel che riguarda il Milan, la sensazione diffusa tra tifosi e addetti ai lavori, è che nonostante gli acquisti la rosa a disposizione di Stefano Pioli sembra più debole rispetto a quella dello scorso anno.
Un giudizio che parrebbe giusto nell'ottica del ritorno in Champions League, ma anche "drogato" dai due addii a parametro zero che il Milan ha dovuto subire, perdendo due titolari fissi oltre che un patrimonio economico: Gianluigi Donnarumma e Hakan Calhanoglu, con il portiere volato al Paris Saint Germain e il trequartista protagonista di un clamoroso trasferimento ai cugini dell'Inter.
In entrata finora si sono registrati gli acquisti del promettente portiere Mike Maignan (dal Lille campione di Francia), di Fodé Ballo-Touré come vice Theo Hernandez, il ritorno in prestito di Brahim Diaz (che ha preso la numero 10...) e l'arrivo di Olivier Giroud, diventato rossonero dopo una trattativa ai limiti dell'estenuante.
E sulla carta sì, considerando le conferme di Sandro Tonali e Fikayo Tomori, la rosa rossonera sembra davvero meno forte rispetto alla scorsa stagione. Ma la scelta del Milan e del duo di mercato Maldini-Massara appare chiara: più che acquistare tanti titolari si è pensato a dare due giocatori per ruolo a Pioli, per non ripetere la brutta flessione della scorsa stagione dopo i tanti infortuni patiti. Nelle idee della dirigenza resta da acquistare una terza punta (in pole il giovane Kaio Jorge), un vice Calabria - si punta a riportare a Milano Diogo Dalot - ma soprattutto un nuovo trequartista titolare. E la sensazione è che sarà quest'ultimo ruolo a spostare di molto il giudizio sul Milan edizione 2021/22. Chissà se in meglio o in peggio.
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