Tare fa chiarezza sull'addio alla Lazio e non esclude un approdo al Napoli
Igli Tare fa chiarezza sulle ragioni che l'hanno spinto a lasciare la Lazio dopo una lunga militanza da giocatore e dirigente. Lo ha fatto smentendo categoricamente le voci su presunti attriti tra lui e il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri e rilanciandosi per una nuova avventura. Tare infatti nell'intervista concessa al Corriere della Sera non ha escluso un possibile approdo al Napoli.
Ha lasciato la Lazio a causa di Sarri? "Assolutamente no. È stato scritto tanto su questo punto, ma non è così. Ho parlato con Lotito: dopo 18 anni era arrivato il momento di lasciarsi in modo civile, senza strappi. Sarebbe stato imperdonabile per tutti. La Lazio è nel mio cuore. Ma avevo bisogno di guardarmi intorno, studiare, conoscere altre realtà".
Su Maurizio Sarri: "Lui è un integralista, è vero, uno che vuole fare le cose a modo suo, è la sua cifra, la sua caratteristica. Chi lo prende, però, lo sa, non lo può cambiare. Io non ci ho mai litigato, ma non è facile, ha un modo suo di concepire il calcio e il lavoro. Anche Lotito gli somiglia: un presidente dal carattere fortissimo. A volte ho fatto da parafulmine — fa parte del lavoro di un bravo dirigente — ma il mio matrimonio con la Lazio era arrivato al capolinea. Sarri non c’entra. Dopo tanti anni, senti la necessità di vedere altri mondi".
Sul futuro al Napoli: "Non ho sentito nessuno, quindi no. Poi nel calcio può succedere di tutto, guardate la Nazionale con Mancini e Spalletti. Il nostro è un mondo in evoluzione, c'entrano le offerte ma anche i progetti. Aspetto la proposta giusta".
Su Simone Inzaghi: "Macché sorpresa, era un predestinato, sempre a studiare calcio. Era normale che migliorasse, ci ha messo umiltà e impegno. Ora è un tecnico completo, se lo merita".