Tite balla con il suo Brasile

Meno male che hanno allungato il tempo di recupero perché per le esultanze del Brasile ci vuole tempo, e ne siamo felici. Lo spettacolo degli Ottavi di Finale è completamente in controtendenza rispetto a quanto visto nella fase a gironi. Una sola gara decisa ai calci di rigore (Giappone-Croazia) e una pioggia di gol sulle altre finora disputate.

L'Olanda che batte gli USA 3-1, l'Argentina 2-1 l'Australia, l'Inghilterra che ne fa 3 al Senegal, la Francia con lo stesso risultato degli oranje contro la Polonia e infine il Brasile, 4-1 netto alla Corea del Sud. Un poker in un tempo con 4 marcatori diversi in rete. Ad aprire Vinicius Jr. a giro, poi Neymar dal dischetto, Richarlison con il mancino e Lucas Paquetá al volo con il destro.

Quattro gol in un tempo che superano i tre in altrettante gare della fase a gruppi. Si inizia a fare sul serio e l'atteggiamento del Brasile cambia nettamente. Contro una stanca Corea, la Seleçao è scesa in campo per divertirsi e assicurarsi il passaggio del turno nel più breve tempo possibile. Il calcio verdeoro quando supera la seconda linea di pressing degli avversari diventa esaltante, ricco di trinagolazioni e uno contro uno che rende imprendibili i giocatori offensivi di Tite.

Il vantaggio di Vinicius si costruisce a destra e viene finalizzato dall'ala madridista a sinistra, il discorso inverso vale invece per il 4-0 di Paquetá. Il tris di Richarlison è un gioco di magia del 9 brasiliano che controlla la sfera palleggiando tre volte con la testa, serve Marquinhos al limite, il centrale del PSG appoggia a quello del Chelsea Thiago Silva che, di prima intenzione, manda in gol proprio l'attaccante del Tottenham con tempi perfetti. Azione pulita e rifinita da due difensori centrali, per lasciare un'altra idea della qualità diffusa in ogni reparto di questo Brasile.

A farne le spese, per la prima volta in questo Mondiale, è stata la sorpresa Corea del Sud, a cui sono mancati i mezzi per contenere un Brasile così esuberante. Con la Francia, ma più della Francia, la Seleçao è la Nazionale favorita alla vittoria finale. E pensando al passato, non è facile rintracciare una squadra così forte nei singoli e nel gioco.

Forse la Spagna del 2010, che però disputava le sue gare con un falso nove. Se dovesse trionfare nel cammino in Qatar nelle prossime tre partite, il Brasile verrebbe senza dubbio ricordato come una delle Nazionali più forti dell'epoca moderna del calcio. I suoi titolari vantano esperienza e dominio del ruolo in Europa e alcuni dei suoi sostituti rientrano tra i top dei campionati maggiori in cui militano (Ederson, Bremer, Fabinho, Antony, Gabriel Jesus, Rodrygo).

Il balletto di Tite

Ad orchestrare le sinfonie c'è il professore Tite, un uomo di stazza imponente, dallo sguardo severo, ma non distaccato. Il CT del Brasile è completamente calato nella parte. A risaltare nella felice notte dello Stadium 974 di Doha l'urlo spontaneo per reclamare il calcio di rigore su Richarlison e quello liberatorio sul 4-0 di Paquetá che ha chiuso con un tempo d'anticipo la gara.

Poco prima, in occasione del gol della sua "scommessa" Richarlison, Tite si è addirittura fatto coinvolgere e per qualche secondo si è lasciato andare. È ormai noto che i brasiliani hanno per ogni gol e, forse, marcatore un'esultanza diversa. Basta che si balli. Quella del 9, conosciuta da tempo, è il "pombo", il "piccione". Movenza nota ai tifosi della Premier League per le svariate esultanze di Richarlison che, dopo aver ballato con i titolari in campo, è corso verso la panchina.

In cerchio lo aspettavano Dani Alves, compagni e proprio Tite: baile do pombo tutti insieme, incredulità generale per la partecipazione del tecnico e festa iniziata. Il Brasile si lascia andare, si diverte, trasmette allegria e, soprattutto, fa paura.

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