Tommaso Giulini conferma Nicola e analizza nei dettagli la situazione del Cagliari

Tommaso Giulini
Tommaso Giulini / Marco Canoniero/GettyImages
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Contestato dai tifosi della Curva Nord del Cagliari e deluso per questo inizio di stagione, Tommaso Giulini è intervenuto nel post gara contro l'Empoli in sala stampa all'Unipol Domus per parlare delle sue sensazioni, per scusarsi con i tifosi e per mettersi in discussione. Il patron rossoblù ha messo in dubbio la sua lucidità alla guida del club dopo dieci anni di presidenza, annunciando l'intenzione di proseguire il cammino con il diesse Bonato e il tecnico Nicola.

"Chiedo scusa ai tifosi, giusto ci metta la faccia ora. Siamo in un momento complicato: anche contro il Napoli ci siamo sciolti dopo il secondo gol subito, la gente si aspetta altro da noi. Considerando il calendario e le tante gare in casa avevamo ipotizzato un inizio di campionato migliore ma dopo aver raccolto solamente due pareggi è giusto fare delle riflessioni. La salvezza bisogna conquistarla con carattere e oggi (ieri, ndr) non ho visto una squadra amalgamata, necessaria per raggiungere l'obiettivo. Lo spogliatoio è sano, mister Ranieri nelle scorse stagioni ha fatto tanto, non vedo mele marce in questo gruppo. Devono trovare loro la scintilla per fare un campionato all'altezza delle aspettative che non erano sicuramente due punti in cinque gare".

"Ho parlato con il mister e gli ho detto che mi sentivo deluso. Sono sconfitte dolorose e io sono il primo tifoso del Cagliari. Questa squadra deve trovare ancora le chiavi giuste con il mister e abbiamo già concordato di andare in ritiro prima della partita di Parma, vedremo quanto durerà. Non c'è nessuna deadline su Nicola. Negli anni scorsi vedevo dei problemi e ho scelto di esonerare allenatore e direttore sportivo, ma in questo caso non vedo problematiche e lavoro bene sia con Bonato che con Nicola. Forse il problema sono io e dovrò interrogarmi su questo. La struttura del club è solida e non vedo altri problemi. Ripeto, probabilmente il problema sono io. Ho dato tanto al club e ho ricevuto altrettanto, magari ora sono quello che sta dando meno energia. Sicuramente anche nell'organico qualcosa abbiamo sbagliato se siamo così in basso, però faccio fatica a capire questi errori clamorosi del progetto estivo. Forse non sono più così lucido come lo sono stato e devo essere aiutato a capire cosa non sta funzionando".

"Questa squadra può ambire alla salvezza, non credo ci sia qualcuno che sta rendendo meno, sarebbe ingeneroso nei confronti dei ragazzi a questo punto. Solamente le prestazioni possono riportare entusiasmo. Dopo Venezia è stato il momento più complicato ma sapevo come venirne fuori, ora l'unico modo per venirne fuori è il lavoro ancora più intenso con questo allenatore. Aspettiamo la scintilla per arrivare a cambiare la nostra stagione. Oggi sono disilluso perché non ho una chiave per risollevare il Cagliari. Se il problema sono io mi farò vedere meno. Anche sul ritiro, di getto credo sia necessario da subito ma lascio la decisione al direttore e all'allenatore, saranno loro a decidere per il bene del Cagliari".

"Penso che siamo stati costruiti bene, con tutte coppie di titolari di qualità. Questa rosa ha dei valori al suo interno. nelle altre stagioni sono successe cose che hanno incancrenito i rapporti, quest'anno vedo uomini puliti che vogliono raggiungere l'obiettivo. I fatti diranno se siamo tra le tre peggiori della Serie A, il problema resto io perché i contratti li ho firmati io e potrei aver preso degli abbagli. La classifica mi preoccupa ma sono uno ottimista e sono sicuro che Nicola troverà la chiave per risalire".