La top 5 dei calciatori della 24ª giornata di Serie A

Paolo Bruno/Getty Images
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Attesa come una giornata potenzialmente spartiacque, la quinta di ritorno non ha smentito le previsioni. Calcio milanese sugli scudi grazie alle vittorie dai sapori diversi della capolista e della sua inseguitrice: l'Inter conferma il ruolo di regina designata, il Milan si rialza con un successo di platino nella corsa a un posto in Champions, vero obiettivo di stagione. Due protagonisti molto inattesi dei gruppi di Conte e Pioli guidano la Top dei protagonisti della settimana, insieme al giustiziere della Juventus, la vera sconfitta della giornata, e a un centravanti cui si può solo dire ben tornato...

1. Antonin Barak (Hellas Verona)

Antonin Barak
Antonin Barak / Alessandro Sabattini/Getty Images


Il giocatore che aveva incantato nei primi mesi a Udine è definitivamente recuperato, grazie al gran lavoro di Juric, bravo nel trovargli la posizione sulla trequarti e a sfruttarne al meglio gli inserimenti. La Juventus lo soffre maledettamente fin dall’inizio, ma in particolare quando i gialloblù cambiano marcia a livello di ritmo. Il gran stacco che vale il pareggio è la cosa più evidente della sua prestazione da centrocampista totale che lo vede sacrificarsi anche in fase di non possesso mostrando tanto fiato e fisicità per garantire la superiorità numerica al reparto. Sei gol e due assist poco dopo la boa di metà stagione: la convocazione per l’Europeo non dovrebbe sfuggirgli.

2. Fikayo Tomori (Milan)

Fikayo Tomori
Fikayo Tomori / Giampiero Sposito/Getty Images

La più grande sorpresa della giornata, per averlo visto in campo al posto del Capitano e per il livello della prestazione. Che avesse fisicità e tecnica si sapeva, ma il ragazzo mostra anche personalità e concentrazione al cospetto di un avversario che sarà anche stato spuntato alla voce centravanti, ma che sa comunque attaccare. Un gol annullato in avvio, un altro sfiorato all'inizio del secondo tempo e in mezzo tanta solidità oltre che un'intesa che è parsa naturale con Simon Kjaer. Il diritto di riscatto è alto, ma in caso di Champions League un tentativo andrebbe fatto. Anche pensando alla scadenza imminente del contratto di Romagnoli...

3. Matteo Darmian (Inter)

Matteo Darmian
Matteo Darmian / Marco Luzzani/Getty Images

Difficile trovare un migliore in una squadra che gioca sempre meglio e che è sempre più in fiducia è difficile quasi quanto immaginare che la banda di Conte possa perdere lo scudetto. Lukaku è sempre una sentenza davanti alla porta, Lautaro in gran condizione psicofisica e Barella semplicemente il punto di riferimento tattico diventato imprescindibile, premiato da Conte con un piccolo alleggerimento del lavoro in fase di non possesso che gli permette di liberare il proprio estro, anche se la traversa gli nega il gol. Il simbolo della vittoria sul Genoa è però la prova di Darmian, impeccabile nello sfruttare l’occasione data dalla squalifica di Hakimi: un bel gol, un altro sfiorato e inserimenti puntuali confermano come l’ex United sia qualcosa di più di una semplice alternativa

4. Lukasz Skorupski (Bologna)

Lukasz Skorupski
Lukasz Skorupski / Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images

Dietro la lavagna contro il Benevento, sugli scudi due settimane più tardi. Il portiere polacco torna un fattore per la squadra di Mihajlovic nella giornata più felice della stagione rossoblù, ottimamente registrata anche in fase difensiva. Parare due rigori a Ibrahimovic e Immobile non è da tutti, ma varrebbe poco senza la sicurezza che l’ex romanista dà al reparto e senza la super parata nel finale sul quasi autogol di Soriano, che evita nei minuti conclusivi una sofferenza che sarebbe stata immeritata.

5. Leonardo Pavoletti (Cagliari)

Leonardo Pavoletti
Leonardo Pavoletti / Maurizio Lagana/Getty Images

I sardi si sbloccano dopo il cambio di allenatore. L’avversario di turno ha avuto il suo peso, ma Leonardo Semplici ha avuto l’evidente merito di dare stabilità tattica alla squadra fin dai primi allenamenti e soprattutto di fare scelte ben definite e improntate alla semplicità. Come quella di ripescare il centravanti livornese, che sfrutta l’occasione e sembra aver segnato il cambio della guardia con Simeone al centro dell’attacco. La vittoria è sua, con il colpo di testa che sblocca il risultato e il rigore procurato che chiude l’incontro. La coppia con Joao Pedro è ottimamente assortita. Sull’Isola torna l’ottimismo.

6. Allenatore: Stefano Pioli (Milan)

Stefano Pioli
Stefano Pioli / Paolo Bruno/Getty Images

Le scelte di formazione lo premiano, così come il coraggio di interpretare in chiave offensiva una partita che visto il periodo grigio e l'avversario di giornata avrebbe anche potuto spingere a consigli più miti. Non è da tutti lasciare in panchina il Capitano a favore di un ragazzo talentuoso, ma arrivato un mese fa. Segnale chiaro di come il tecnico emiliano abbia lo spogliatoio in mano e di come il gruppo lo ritenga credibile e autorevole. Vittoria nitida e fondamentale, quantomeno in chiave Champions League.


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