Trajkovski zittisce il Barbera: l'Italia non va ai Mondiali
Triplice fischio al Barbera: l'Italia perde 1-0 contro la Macedonia del Nord e viene eliminata dai playoff Mondiali. Gli Azzurri resteranno a casa e non voleranno in Qatar.
Il calcio è un gioco crudele perché nell'entusiasmo del tifo di Palermo la Nazionale costruisce tantissimo, tenendo in mano il pallino del gioco per gran parte del tempo. Ai ragazzi di Mancini sono forse tremate le gambe, tant'è che non hanno mai creato nette occasioni da gol. Alla fine il verdetto è dei più crudeli: Trajkoswki - un ex rosanero - segna il gol che regala ai macedoni l'approdo alla finale, dove troverà il Portogallo.
La chiave tattica di Italia-Macedonia del Nord
Nessuna sorpresa per l'undici titolare: Roberto Mancini deve fare i conti con diverse defezioni in difesa e per questo sceglie il tandem Bastoni-Mancini in mezzo e Florenzi sulla corsia di destra. Il centrocampo è quello di Euro 2020, con Jorginho in regia e Barella e Verratti mezzali. Tridente composto da Berardi e Insigne ai fianchi di capitan Ciro Immobile.
Come previsto è l'Italia a fare la partita. In virtù del suo tasso tecnico superiore, la Nazionale riesce a schiacciare la selezione macedone e a recuperar palla il prima possibile con l'obiettivo di stroncare sul nascere ogni tentativo di contropiede.
Nonostante la supremazia territoriale, gli Azzurri non riescono mai a costruire occasioni pericolose. L'unica palla gol arriva per gentile concessione di Dimitrievski che sbaglia il rilancio e serve Berardi che, anziché calciare di prima col piede debole, preferisce aggiustarsela sul sinistro; il suo temporeggiamento favorisce però il recupero del portiere avversario.
Il pressing dell'Italia non sempre va a buon fine e un'incertezza di Mancini lancia la ripartenza dei macedoni. Per fortuna però Florenzi compie un intervento monumentale che scampa il pericolo. A pochi minuti dalla fine arriva la beffa: Trajkowski riceve palla sulla trequarti e batte Donnarumma con un tiro da fuori area a incrociare.
L'episodio della partita
L'Italia costruisce tante occasioni potenzialmente pericolose, ma non possiamo parlare di palle gol vere e proprie. La Macedonia invece fa la sua partita, mostra evidenti limiti difensivi, ma raccoglie più di quanto abbia seminato. Il gol di Trajkovski arriva come una doccia gelida.
Il migliore in campo
Probabilmente non è una consolazione, ma il premio come migliore in campo va a Marco Verratti, autore di una prova magistrale. Il centrocampista del PSG recupera ogni pallone, precludendo le ripartenze macedoni. I suoi passaggi non sono mai banali e la sua classe è di un livello superiore.
Il tabellino di Italia-Macedonia del Nord
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Mancini (89' Chiellini), Bastoni, Emerson Palmieri; Barella (77' Tonali), Jorginho, Verratti; Berardi (89' Joao Pedro), Immobile (77' Pellegrini), Insigne (64' Raspadori). Ct. Mancini.
MACEDONIA DEL NORD (4-5-1): Dimitrievski; S. Ristovski, Velkovski (85' Ristevski), Musliu, Alioski; Nikolov (59' Spirovski), Ademi (59' Askovski), Bardhi, Churlinov, M. Ristovski (72' Miovski); Trajkovski. Ct. Milevski.
ARBITRO: Clement Turpin (FRA).
RETI: Trajkovski (92').
AMMONIZIONI: Velkovski (80').
Le pagelle degli Azzurri
Donnarumma 5.5; Florenzi 6, Mancini 5.5, Bastoni 6.5, Emerson Palmieri 6; Barella 5.5 (Tonali 5.5), Jorginho 5, Verratti 7; Berardi 5 (Joao Pedro 5), Immobile 5.5 (Pellegrini sv), Insigne 5 (Raspadori 6).
Insigne 5 - Dal nostro numero 10 ci saremmo aspettati molta più personalità, ma stasera ha tentato sempre la solita giocata che conosciamo tutti. I difensori macedoni conoscono il suo movimento a rientrare e lo limitano al meglio. Se poi aggiungiamo che batte male praticamente tutti gli angoli...
Verratti 7 - MVP della partita, abilissimo sia in fase di recupero sia di impostazione. Purtroppo per lui i compagni non approfittano dei suoi lanci millimetrici;
Berardi 5 - Riesce spesso a saltare l'avversario, ma quando arriva sul fondo perde troppo tempo nel puntare l'uomo. Il suo scopo è di spostarsi il pallone sul sinistro, ma finisce per far piazzare la difesa. Sciupa l'occasione più clamorosa del primo tempo;
Immobile 5.5 - Sente la responsabilità della fascia e per onorarla si muove come un forsennato su tutto il fronte offensivo. Però non basta. Da un attaccante come lui ci si aspetta molto di più.
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