Tre minuti di Fiorentina, poi sorride solo lo Spezia: viola pallidi, Iachini in discussione
"Un pareggio che sa di sconfitta", mai definizione calzò meglio pensando a quanto accaduto alla Fiorentina contro lo Spezia, in una sfida partita bene ma consumatasi poi in lunghe fasi di fatica e di sacrificio di fronte a una squadra, quella di Italiano, intraprendente e vitale, vicina anche alla clamorosa vittoria in rimonta nei minuti di recupero. Il pari sa di sconfitta non per i rimpianti, no, ma per l'impressione costante di essere nelle mani dell'avversario.
Lo 0-2 dopo appena tre minuti sembrava raccontare una storia diversa, l'uno-due firmato da Pezzella e da Biraghi faceva pensare a una formazione viola pronta alla passeggiata di salute. Niente di più falso e illusorio: lo Spezia ha mosso bene palla, ha gestito il possesso meglio dei viola, Italiano a tratti ha superato il suo maestro Iachini e lo ha obbligato a inseguire con affanno. Gli errori dei singoli hanno fatto poi il resto: la difesa solida che ha chiuso la scorsa stagione è un ricordo lontano, adesso la Fiorentina fatica a costruire e non è nemmeno più impermeabile.
La fase finale del match ha detto tutto: Nzola vero trascinatore, Farias capace di rifarsi dopo un gol sbagliato e di inventare la rete del 2-2. E dopo il pari ancora tanta voglia di giocare, di spingere, a differenza di una Fiorentina conservativa, timida e proiettata paradossalmente sulla difesa del risultato. Commisso, sugli spalti, ha seguito tutto: Iachini resta sotto esame, si procede dunque passo dopo passo e altre prove simili potrebbero compromettere del tutto la situazione.
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