Tutte le Nazionali vincitrici degli Europei
Manca ancora qualche mese all'inizio della 17ª edizione dei Campionati Europei di calcio maschile. La Nazione ospitante sarà la Germania, dopo l'ultimo evento europeo organizzato nel 1988 (quando era ancora divisa in Est e Ovest) e dopo il Mondiale del 2006 vinto dall'Italia. Gli azzurri si sono qualificati, insieme ad altre venti nazionali. Per arrivare ad avere tutte le 24 nazionali che parteciperanno alla competizione bisognerà attendere la fine dei playoff/spareggi.
In attesa di scoprire quali saranno tutte le 24 Nazionali che parteciperanno all'Europeo, volgiamo lo sguardo indietro per ripassare un po' di storia. Chi ha vinto nelle precedenti 16 edizioni del torneo continentale?
1. Unione Sovietica - 1960
Sono trascorsi più di 60 anni dal primo Campionato Europeo di calcio della storia. Era il 1960 e ad accogliere il torneo la Francia, in una formula diversa rispetto a quella odierna. Uno spareggio e poi turni andata e ritorno a eliminazione diretta a partire dagli Ottavi di Finale, per arrivare alle quattro Nazionali Semifinaliste nell'estate del 1960.
L'ultimo atto tra Unione Sovietica e Cecoslovacchia al Parco dei Principi, davanti a quasi 18.000 persone. 2-1 per l'URSS allenata da Gavril Kachalin con il gol decisivo al 113° dei tempi supplementari siglato da Viktor Ponedelnik.
La formazione della Finale, Unione Sovietica, 3-2-5: Yashin; Chokelin, Maslenkin, Krutikov; Voinov, Netto (C); Metereveli, Ivanov, Ponedelnik, Bubukin, Meskhi. All. Kachalin
2. Spagna - 1964
4 anni dopo, in Spagna vince la Spagna, nel suo primo e unico trionfo Nazionale del XX secolo. La formula è la stessa e l'Italia, assente nella prima edizione, esce nelle qualificazioni contro l'Unione Sovietica. URSS che sfiora la seconda vittoria consecutiva arrendendosi soltanto in Finale contro i padroni di casa.
Il 21 giugno 1964, al Bernabeu, davanti a quasi 80.000 spettatori passa la Spagna 2-1, grazie alla rete nel finale di Marcelino, dopo le marcature a inizio gara di Pereda e Khusainov.
La formazione della Finale, Spagna, 3-2-5: Iribar; Rivilla, Olivella (C), Calleja; Zoco, Fusté; Amado, Pereda, Marcelino Martinez, Suarez, Lapetra. All. Villalonga
3. Italia - 1968
Nel 1968 i Campionati Europei si spostano dalla Spagna all'Italia, per quanto riguarda sia paese ospitante che squadra vincitrice. È il primo trofeo continentale della storia azzurra, alla terza edizione della Coppa. I turni eliminatori delle qualificazioni vengono sostituiti da 8 gironi, con lo scopo di decretare le 8 che si giocheranno Quarti e Semifinali.
L'Italia ci arriva da nazione esordiente in una fase finale e, allo Stadio Olimpico di Roma, si prende il trofeo dopo aver giocato l'ultimo atto due volte contro la Jugoslavia. Il primo finisce 1-1 anche dopo i tempi supplementari e, due giorni dopo, il 10 giugno 1968, va in scena la ripetizione della Finale, 2-0 per gli azzurri, con reti di Riva e Anastasi.
La formazione della Finale, Italia, 5-2-3: Zoff; Burgnich, Facchetti (C), Guarneri, Rosato, Salvadore; De Sisti, Mazzola; Anastasi, Domenghini, Riva. All. Valcareggi
4. Germania Ovest - 1972
Nel 1972 si gioca in Belgio e arriva il primo trionfo europeo della Germania Ovest. Il format è lo stesso. L'Italia esce per mano dei padroni di casa, battuti proprio dai tedeschi in Semifinale. All'ultimo atto c'è, per la terza volta su quattro, l'Unione Sovietica.
In Finale, a Bruxelles, di fronte ai 43.000 dell'Heysel, domina la Germania Ovest che stende l'URSS 3-0 grazie alla doppietta di Gerd Müller e alla marcatura di Wimmer.
La formazione della Finale, Germania, 4-3-3: Maier; Hottges, Beckenbauer (C), Schwarzenbeck, Breitner; Wimmer, Hoeness, Heynckes; Netzer, Müller, Kremers. All. Schön
5. Cecoslovacchia - 1976
Nel 1976 l'Europeo si svolge in Jugoslavia. La formula è uguale alle precedenti e alle Semifinali i padroni di casa vengono superati dalla Germania Ovest, mentre i futuri vincitori battono l'Olanda, entrambi nei tempi supplementari.
La Finale della quinta edizione si gioca il 20 giugno 1976 a Belgrado ed è la prima a decidersi ai calci di rigore dopo il 2-2 dei tempi regolamentari. Sarebbe già storia così, ma Antonin Panenka decide di marchiarla per sempre con il suo nome, eseguendo il cucchiaio più famoso della storia del calcio.
La formazione della Finale, Cecoslovacchia, 4-4-2: Viktor; Pivarnik, Ondrus (C), Gogh, Capkovic; Moder, Dobias, Masny, Panenka; Svehlik, Nehoda. All. Jezek
6. Germania Ovest - 1980
L'Europeo del 1980 è il primo con la formula a gironi. Qualificazioni, nazione ospitante già ammessa e due gruppi, le cui vincitrici accedono direttamente alla Finale. Il torneo si svolge in Italia, ma la prima squadra a fare bis nell'albo d'oro è la Germania Ovest.
Dopo aver superato Cecoslovacchia, Olanda e Grecia nel girone, i tedeschi affrontano il Belgio all'ultimo atto, imponendosi per 2-1 allo Stadio Olimpico di Roma, grazie alla doppietta di Hrubesch.
La formazione della Finale, Germania, 5-3-2: Schumacher; Dietz (C), Stielike, Forster, Kaltz, Briegel; Schuster, Muller, Rummenigge; Hrubesch, Allofs. All. Derwall
7. Francia - 1984
24 anni dopo la prima edizione la Coppa torna in Francia e ci rimane anche al termine della competizione. La formula cambia leggermente, con l'aggiunta delle Semifinali tra le prime due (incrociate) dei gironi da quattro. I padroni di casa superano il Portogallo e all'ultimo atto trovano la Spagna.
Al Parco dei Principi, di fronte a quasi 50.000 spettatori, il 27 giugno 1984, la Francia vince il suo primo titolo europeo festeggiando sulle spalle di Michel Platini.
La formazione della Finale, Francia, 4-4-2: Bats; Battiston, Le Roux, Bossis, Domergue; Fernandez, Giresse, Tigana, Platini (C); Bellone, Lacombe. All. Hidalgo
8. Olanda - 1988
Gli olandesi hanno già cominciato a cambiare per sempre il calcio e, il 1988 è l'anno dell'unico trofeo continentale. In Germania Ovest gli orange sono fortissimi. In Semifinale superano i padroni di casa di misura, e in Finale ad attenderli trovano la temibile Unione Sovietica.
All'Olympiastadion di Monaco, il 25 giugno 1988, gli spettatori sono più di 70.000 e i protagonisti quelli di una qualunque sfida del Milan. Gullit e Van Basten fanno 2-0 regalando un successo storico a Rinus Michels.
La formazione della Finale, Olanda, 4-4-2: Van Breukelen; Van Aerle, Rijkaard, R. Koeman, Van Tiggelen; Vanenburg, Wouters, Muhren, E. Koeman; Gullit (C), Van Basten. All. Michels
9. Danimarca - 1992
Quello del 1992 è il primo di due europei irripetibili. Alle fasi finali del torneo la Danimarca non doveva neanche andarci e si ritova a trionfare in Svezia, senza alcun favore del pronostico. Il secondo posto nel girone di qualificazione e lo stesso piazzamento in quello della fase a gruppi. La Semifinale vinta ai calci di rigore contro l'Olanda e l'ultimo atto.
Allo Stadio Ullevi di Goteborg va in scena lo scontro decisivo tra la tre volte finalista Germania e la Danimarca. Una favola incredibile conclusa con la vittoria della squadra di Nielsen: Jensen e Vilfort i marcatori.
La formazione della Finale, Danimarca, 5-3-2: Schmeichel; Sivabaek, Olsen (C), Piechnik, Nielsen, Christofte; Jensen, Vilfort, Larsen; Laudrup, Povlsen. All. Nielsen
10. Germania - 1996
Nel 1996 le partecipanti alle fasi finali diventano 16 (e i gironi 4) e il torneo inizia ad assumere sembianze moderne. In Inghilterra, la Germania fa soffrire i padroni di casa e ricorda alle altre Nazionali che raramente sbaglia due volte di seguito. Nel proprio girone i tedeschi arrivano secondi, ma poi superano di misura la Croazia e, ai calci di rigore, la Nazionale dei Tre Leoni (dal dischetto sbaglia Southgate).
In Finale c'è la Repubblica Ceca di Pavel Nedved. A Wembley, di fronte a più di 70.000 persone, i tempi regolamentari finiscono 1-1. Poi, nell'extra time, finisce presto grazie al sigillo di Oliver Bierhoff che vale il golden gol e la terza coppa in mano ai tedeschi.
La formazione della Finale, Germania, 5-3-2: Kopke; Strunz, Babbel, Sammer, Helmer, Ziege; Scholl, Slits, Hassler; Klinsmann (C), Kuntz. All. Vogts
11. Francia - 2000
Un Europeo che, purtroppo, gli italiani ricordano ancora. È il primo del nuovo secolo e l'Italia è veramente forte. Gli azzurri vincono tutte le gare del girone, superano ai Quarti la Romania e in Semifinale l'Olanda, con l'indimenticabile cucchiaio di Totti dal dischetto.
In Finale però, nell'Europeo svoltosi tra Belgio e Olanda, c'è una Francia che ha giocato un torneo altrettanto perfetto. Wiltord pareggia il gol di Delvecchio nei minuti di recupero, e David Trezeguet giustizia gli azzurri nei supplementari grazie alla regola del golden gol, decisivo per la seconda edizione consecutiva.
La formazione della Finale, Francia, 4-2-3-1: Barthez; Thuram, Desailly, Blanc, Lizarazu; Vieira, Deschamps (C); Djorkaeff, Zidane, Henry; Dugarry. All. Lemerre
12. Grecia - 2004
Il secondo clamoroso trionfo agli Europei arriva dodici anni dopo quello danese. Il luogo è il Portogallo e la Nazionale protagonista a sorpresa è la Grecia. La selezione di Zagorakis passa il girone per maggior numero di gol fatti, lasciando fuori la Spagna, ed elimina poi Francia e Repubblica Ceca, rispettivamente ai Quarti e in Semifinale.
All'ultimo atto giunge in estasi, ma contro la squadra favorita nello stadio di casa: il Portogallo di Scolari. Ci sono Figo e Deco, anche un giovane Ronaldo, ma al Da Luz di Lisbona finisce 0-1, Charisteas. La Grecia trionfa in un Europeo storico.
La formazione della Finale, Grecia, 4-3-3: Nikopolidis; Seitaridis, Kapsis, Dellas, Fyssas; Zagorakis (C), Katsouranis, Basinas; Charisteas, Vryzas, Giannakopoulos. All. Rehhagel
13. Spagna - 2008
È l'inizio del ciclo d'oro spagnolo. In panchina non c'è ancora Del Bosque, ma Luis Aragonés e la Roja appare già fortissima. Nel percorso che si svolge in Austria e Svizzera, soltanto l'Italia riesce a resistere sul pareggio allo strapotere spagnolo. I calci di rigore però danno ragione agli iberici e la selezione arriva fino alla Finale.
All'ultimo atto la solita Germania, davanti ai 50.000 dell'Ernst Happel di Vienna. Contro Joachim Low ad Aragonés basta il gol di Fernando Torres per prendersi la Coppa nel suo secondo successo continentale.
La formazione della Finale, Spagna, 4-1-4-1: Casillas (C); Ramos, Marchena, Puyol, Capdevila; Senna; Iniesta, Xavi, Fabregas, D. Silva; Torres. All. Aragonés
14. Spagna - 2012
Di mezzo c'è il Mondiale in Sudafrica e poi ancora l'Europeo. Tre titoli consecutivi per la Spagna, passata nelle mani di Del Bosque e, se possibile, ancora più forte. Nel 2012, nel torneo che si disputa tra Polonia e Ucraina, la Roja deve battere Francia, Portogallo e Italia per confermarsi la Nazionale europea più forte in circolazione, e ci riesce.
Nella Finale disputata il 1° luglio a Kiev, di fronte a più di 60.000 spettatori, la Spagna è un uragano che si abbatte sulla miracolosa compagine di Prandelli. David Silva, Jordi Alba, Fernando Torres e Juan Mata superano Cassano e Balotelli e si prendono il terzo europeo della storia spagnola.
La formazione della Finale, Spagna, 4-3-3: Casillas (C); Arbeloa, Pique, Ramos, Alba; Busquets, Xabi Alonso, Xavi; Fabregas, D. Silva, Iniesta. All. Del Bosque
15. Portogallo - 2016
Dodici anni dopo il fallimento in casa contro la Grecia, arriva la tanto ambita vittoria portoghese. A farne le spese è la Francia di Didier Deschamps, probabilmente la Nazionale più forte del torneo, agevolata anche dal fattore casa. La fase finale viene estesa dalla UEFA a 24 squadre e il percorso del Portogallo è tutt'altro che ottimo. Delle 7 partite giocate, Ronaldo e compagni ne vincono soltanto una nei tempi regolamentari, pareggiando le tre del girone e superando i turni successivi tra supplementari e rigori.
In Finale c'è la Francia che spreca un'occasione unica subendo la più classica delle sentenza nei tempi supplementari. Non c'è il golden gol, ma il destro di Eder al minuto 109 è come se lo fosse.
La formazione della Finale, Portogallo, 4-1-3-2: Rui Patricio; Cedric, José Fonte, Pepe, Guerreiro; W. Carvalho; R. Sanches, A. Silva, Joao Mario; Nani, C. Ronaldo (C). All. F. Santos
16. Italia - 2020
Il più recente, tra i ricordi più dolci della Nazionale italiana. Un'isola felice nelle tempeste delle mancate qualificazioni ai Mondiali. Euro 2020, diventato poi Euro 2021 itinerante, coincide con il secondo titolo italiano nella storia degli Europei, 53 anni dopo la prima volta.
Gli azzurri cambiano la propria immagine a partire dalla fase a gruppi, che superano senza problemi. Poi il Belgio, la Spagna, ma soprattutto l'Inghilterra in Finale a Wembley, in un clima ostile, fuori casa. Come per la Francia qualche anno prima però, la pressione è troppa. Bonucci pareggia Shaw nei 90 minuti e durante la lotteria dei rigori Donnarumma si esalta. Vince l'Italia.
La formazione della Finale, Italia, 4-3-3: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini (C), Emerson; Jorginho, Verratti, Barella; Chiesa, Immobile, Insigne. All. Mancini