Tutti titolari per Spalletti: solo retorica o specchio del suo Napoli?

Spalletti
Spalletti / Ivan Romano/GettyImages
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In attesa di vedere se il Napoli confermerà di essere una delle squadre europee più in forma, in quel di Amsterdam, fanno riflettere le parole che Luciano Spalletti ha detto in conferenza stampa e che ha successivamente ripetuto (nella sostanza) a Sky, ovvero che nel suo Napoli non esistono riserve, tutti hanno la possibilità di diventare titolari perché ne hanno le capacità. La domanda del giornalista era riferita all'eventuale formazione da schierare in campo contro l'Ajax. Le parole del tecnico toscano sono mera retorica o verità?

Tutti titolari: quanto c'è di vero?

Quest'anno il Napoli sembra avere un qualcosa in più rispetto agli anni passati, cioè una panchina finalmente folta e ricca di alternative valide, soprattutto nel reparto avanzato. Nomi come Simeone e Raspdori, ossia potenziali attaccanti di squadre di medio/alta classifica, sono un autentico lusso per gli Azzurri, considerando la presenza "ingombrante" di Osimhen (ora out per infortunio).

E questa non è una novità: chi segue le vicende azzurre sa che in estate Spalletti aveva tartassato la società chiedendo rinforzi di primo livello da far sedere in panchina, proprio perché probabilmente sa - e sapeva - che una rosa profonda può trasformarsi vincente a stretto giro.

Khvicha Kvaratskhelia
SSC Napoli v Torino FC - Serie A / Ivan Romano/GettyImages

Quindi se ragioniamo con la testa di Spalletti possiamo definire veritiere le sue parole e corenti con quanto ha richiesto nel corso dell'estate anche se, oggi, il tecnico è ovviamente consapevole che calciatori come Lobotka, Kvaratskhelia, Anguissa e Kim, per quanto mostrato sul campo, sono più che semplici titolari, sono le fondamenta di un Napoli che sta crescendo partita dopo partita.


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