Tutto passa da Torreira: una conferma necessaria per il futuro della Fiorentina
Uno dei ritornelli ricorrenti delle ultime stagioni viola riguardava al ricerca di un regista, sulla base dell'auspicio di trovare un direttore d'orchestra ideale per elevare il livello del gioco della Fiorentina, per renderlo più fluido e ispirato rispetto a stagioni in cui - troppo spesso - la squadra si è rivelata macchinosa e prevedibile.
A suo tempo, al momento cioè dell'arrivo dall'Arsenal a fine agosto, ci fu chi lesse l'approdo di Lucas Torreira a Firenze proprio sotto questa luce, quella di un regista, con la memora che correva magari all'epoca di Pizarro come catalizzatore del gioco gigliato.
Aspettative superate
Un discorso che si è rivelato però quantomeno parziale, per due ordini di ragioni: da un lato Vincenzo Italiano stesso ha sempre spiegato di voler liberare il singolo calciatore dal ruolo di regista a priori, allargando quanto più possibile l'arco delle possibilità in fase di costruzione e dando in questo senso la chiave del gioco a tutti gli undici interpreti in campo.
D'altro canto, aspetto ancor più decisivo, Torreira ha dimostrato e sta dimostrando ora più che mai la sua natura di giocatore totale, in grado sì di toccare un gran numero di palloni e di smistarli ma anche di inserirsi pericolosamente in avanti, con continuità sempre maggiore rispetto all'inizio del campionato, accanto a una garra con pochi eguali nel panorama italiano, con tutta la capacità di dare ogni goccia di sudore fino all'ultimo secondo.
Un riscatto che vale il futuro
Diventa dunque centrale, a questo punto, un discorso proiettato anche sul futuro e legato al rapporto contrattuale che lega l'uruguaiano al club gigliato: Torreira è in viola in prestito, con la possibilità di riscattarlo per 15 milioni di euro dall'Arsenal per legarlo definitivamente alla Fiorentina.
Le comprensibili distrazioni invernali connesse all'addio di Vlahovic, alla necessità di rinforzare l'attacco, non devono spostare in modo eccessivo le valutazioni sulla vera chiave del prossimo mercato: per quanto il lavoro delle mezzali sia virtuoso e positivo, partendo da Bonaventura arrivando a Duncan, il vero insostituibile è proprio lo stesso Torreira, una vera e propria chiave di volta sul campo così come in sede di mercato.
Non riuscire a riconfermare l'ex Samp significherebbe perdere in un colpo solo corsa, ordine, acume tattico e generosità, doti che difficilmente si possono riscontrare in un solo calciatore. Trattenere Odriozola intriga senz'altro, Piatek sta facendo il possibile per meritarsi il riscatto ma la vera priorità deve legarsi necessariamente a Torreira, anche al di là della ricerca di uno sconto da parte dei Gunners. Qualunque sia la cifra, in sostanza, varrà la pena spenderla.
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