Tutto sulla Real Sociedad, prossimo avversario dell'Inter in Champions League
Godiamoci l'attesa di una Champions League ancora immacolata. Benfica, Inter, Salisburgo, Real Sociedad e le altre 28 divise in altri 7 gironi. Nessun equilibrio modificato, nessuna gerarchia confermata. I gruppi della massima competizione europea inizieranno questa settimana e lo start sarà determinante per ogni club.
L'Inter di Simone Inzaghi arriva all'esordio in Champions nel migliore dei modi. Un derby vinto con una manita che già risulta indimenticabile e sembra lasciare conseguenze esclusivamente positive. La squadra nerazzurra non ha soltanto dimostrato un valore diverso negli scontri diretti, ma anche che può contare su tutta la rosa a disposizione. I nuovi arrivati in estate si stanno già integrando alla perfezione.
Come è iniziata la stagione della Real Sociedad?
La prima sul percorso dell'Inter sarà la Real Sociedad di Imanol Alguacil, la cui qualificazione non è mai stata in discussione nella precedente stagione. Nella corrente invece i baschi non hanno iniziato con il piede giusto. Tre pareggi consecutivi prima di centrare i tre punti con un pirotecnico 5-3 sul Granada; poi la sconfitta di Madrid, in cui sono emersi molti fattori positivi e altri negativi.
La Real ha dominato il Real nel primo tempo. Un gol a bruciapelo di Barrenetxea, il raddoppio di Kubo annullato a causa della posizione irregolare di Oyarzabal e poi evitato con un paio di grandi parate di Kepa. Nel secondo tempo le difficoltà difensive. Le Normand si è addormentato due volte e il Real l'ha ribaltata in un quarto d'ora a evidenziare la differenza di talento che la Real Sociedad accusa dalla linea mediana in giù.
Forma
S: Real Madrid-Real Sociedad 2-1
V: Real Sociedad-Granada 5-3
P: Las Palmas-Real Sociedad 0-0
P: Real Sociedad-Celta Vigo 1-1
P: Real Sociedad-Girona 1-1
La probabile formazione della Real Sociedad
La formazione titolare dovrebbe essere quella della notte del Santiago Bernabeu, distante soltanto 72 ore dal confronto di Champions League con l'Inter. Sulla carta un 4-4-2, ma con giocatori talmente fantasiosi da cambiare costantemente le posizioni iniziali. Kubo si allarga sempre a destra per ricevere, Brais Mendez predilige entrare centralmente a piede invertito, con Barrenetxea che occupa l'area, riempita anche dai costanti inserimenti di Mikel Merino.
Real Sociedad (4-4-2): Remiro; Traore, Zubeldia, Le Normand, Tierney; Barrenetxea, Merino, Zubimendi, Mendez; Kubo, Oyarzabal. Allenatore: Imanol
Il principale pericolo della Real Sociedad
Guardiamo dunque in avanti. La Real Sociedad, agli occhi dei tifosi italiani, spaventa poco. Merito della Roma di José Mourinho, che nella passata stagione ha impedito ai baschi di segnare in Europa League per 180 minuti, imponendosi con un 2-0 all'andata e uno 0-0 al ritorno. Quella Real è però leggermente cambiata. Ha perso Sorloth optando per un attacco leggero e ha dovuto rinunciare anche al regista offensivo David Silva, ritiratosi in seguito alla rottura del legamento crociato anteriore subita durante il precampionato.
Bene, quella mancanza è stata soltanto idealmente sostituita dal mercato (è arrivato Zakharyan dalla Dinamo Mosca) perché l'eredità l'ha raccolta con merito Takefuso Kubo. Il talento giapponese ex Real Madrid è il diamante degli txuriurdines. Quello capace di accentrare su di sè l'attenzione, di essere altruista ed egoista; si sta trasformando nel campioncino di cui gode il calcio moderno, il fantasista da doppia-doppia che esalta le masse.
In Liga è a quota 3 gol e 1 assist, non male per chi si presenta come ala destra, e proprio nel campionato spagnolo va per le 150 presenze, a soli 22 anni. Il suo valore di mercato crescerà presto, così come le sue chances di spiccare il volo verso realtà ancora più importanti. Il talento del giapponese potrebbe riassumersi in quattro giocate viste ieri al Santiago Bernabeu.
La prima è un filtrante che vedono in molti, ma che solo pochi riescono a offrire. Kubo converge da destra con il classico movimento del mancino brevilineo che rientra, e serve una palla veloce per l'inserimento di Barrenetxea: tiro parato, tap-in che finisce in rete.
Passa qualche minuto e arriva la seconda. La posizione è simile, ma questa volta l'esterno decide di mettersi in proprio; evita Fran Garcia e Kroos e spara un mancino secco all'angolino sul quale Kepa non può arrivare. La fortuna dei blancos è che Oyarzabal figura nella traiettoria, disturbando la visuale del portiere spagnolo che probabilmente non l'avrebbe presa lo stesso.
Il gol non arriva, ma con la terza giocata sfiora un altro assist. Fran Garcia fa fatica a limitarlo e si pianta in area per chiudere le principali linee di passaggio. Il giapponese attende e di fatto serve l'assist a Mikel Merino, che di testa in tuffo si deve complimentare con Kepa per il miracolo con cui evita il raddoppio.
La quarta è una giocata da strada, irriverente e capace di far rosicare Toni Kroos. La Real Sociedad è in pieno controllo del possesso e anche del risultato. Kubo riceve nella sua zona e al pressing forte del centrocampista tedesco reagisce con un tunnel istintivo e funzionale.