Udinese e Atalanta non sfruttano l'occasione: alla Dacia Arena finisce 1-1 - Cronaca e pagelle
Eccezionalmente di mercoledì pomeriggio, Udinese e Atalanta si affrontano alla Dacia Arena per il recupero della 10° giornata di campionato, a suo tempo rinviata causa maltempo. Partita importantissima per entrambe: l'Udinese è reduce da un periodo molto complicato e si ritrova pericolosamente nei bassi fondi della classifica. D'altra parte gli ospiti, vincendo, salirebbero momentaneamente al terzo posto, con una partita in più rispetto a Juventus e Napoli che dovranno recuperare il big match della 3° giornata.
Pronti, via e l'Udinese passa in vantaggio dopo nemmeno un minuto: Pereyra sguscia via a Romero sulla fascia destra, entra in area e batte Gollini con un tocco d'esterno destro. Grave errore della difesa bergamasca, con Toloi che, invece di contrastare il centrocampista bianconero, sceglie di coprire l'eventuale passaggio, lasciando la strana spianata all'uruguaiano. Il gol rende l'inizio di partita molto vivace e piacevole. L'Atalanta si riversa immediatamente nella metà campo avversaria, senza però costruire clamorose occasioni, per merito anche del lavoro brillante dei friulani in fase difensiva. L'Udinese, a sua volta, fatica ad appoggiarsi a Lasagna per far salire la squadra, anche per via del solito ritmo forsennato imposto dagli uomini di Gasperini, ma quando riesce a recuperar palla riparte con grande velocità e qualità, mettendo in difficoltà la retroguardia nerazzurra.
Al 34' occasionissima per Maehle: il volto nuovo arrivato nel mercato di gennaio calcia d'esterno destro al volo su un passaggio di testa di Miranchuk. Musso compie il primo grande intervento della sua partita deviando in angolo il tiro dell'esterno danese, col pallone destinato a terminare la propria corsa in rete. Cinque minuti più tardi Atalanta ancora pericolosa con Toloi: dopo uno scambio stretto con un compagno si ritrova sul destro la palla dell'1-1, ma il suo tiro radente al suolo è centrale e Musso respinge ancora, questa volta coi piedi. Al 44', però, il portiere argentino non può nulla per evitare il pareggio: Muriel riceve al limite dell'area da Pessina, salta un avversario con una finta, è poi fortunato nel rimpallo che gli spalanca la porta e con un tocco dolce di destro insacca. Da segnalare, un paio di minuti prima, un episodio discusso nell'area bergamasca: a Gollini scappa clamorosamente il pallone dalle mani. Il solito Pereyra si avventa sulla sfera e lamenta un tocco dell'estremo difensore, non ravvisato però né dall'arbitro Calvarese, né dalla sala VAR che non richiama il direttore di gara al monitor. Un primo tempo intenso e ricco di emozioni si chiude in parità.
Secondo tempo che comincia sulla falsa riga del primo, con un ritmo davvero elevato. Un'occasione per parte nei primi 10': Miranchuk spara alto da buona posizione; dall'altra parte, Bonifazi colpisce di poco a lato su una punizione laterale calciata bene da De Paul. Al 58' girandola di cambi: Walace per Mandragora nei friulani; Gasperini inserisce Gosens, Ilicic e Zapata al posto di Hateboer, Miranchuk e Muriel. Maehle si trasferisce sulla fascia destra, la sua prediletta, e si vede: al 71' serve un ottimo cross in area per Romero che, di testa, non inquadra la porta per pochissimo. La presenza di Ilicic e la crescita nella prestazione dell'esterno danese costringono l'Udinese ad abbassare ulteriormente il baricentro. All'80' la freschezza di Freuler subentra a Malinovskyi, con Pessina che avanza sulla linea dei trequartisti. Brivido a 4' dal 90°: su un cross quasi innocuo dalla destra, la difesa nerazzurra si addormenta e Zeegelaar insacca: l'arbitro annulla subito la rete per un chiaro gioco pericoloso dell'esterno di Gotti. La partita raggiunge il naturale epilogo senza particolari sussulti.
Le due squadre conquistano un punto a testa, che non accontenta né una né l'altra. L'Atalanta fallisce l'aggancio al terzo posto; l'Udinese porta a casa un punto prezioso ma non si stacca dalla zona calda della classifica.
Le pagelle dell'Atalanta:
Gollini 5. Non impeccabile sul gol: la palla gli passa sotto la pancia prima di infilarsi in rete. A fine primo tempo rischia di commettere un fallo ingenuo su Pereyra: Calvarese lo grazia.
Toloi 5,5. Concorso di colpe sul gol di Pereyra, in cui il difensore brasiliano è inevitabilmente coinvolto. Sceglie di coprire l'eventuale passaggio in mezzo invece di contrastare l'avversario, lasciandogli la strada spianata verso la porta. Si rende pericoloso in avanti in paio di occasioni, prima del pareggio di Muriel.
Palomino 5,5. Da una sua leggerezza parte l'azione che culmina col gol dell'1-0. Per il resto, regge la fisicità e la velocità di Lasagna
Romero 5,5. Completa il trio difensivo, colpevole in tutti i suoi elementi sul gol di Pereyra. Quel pallone che libera l'uruguaiano sulla destra non deve mai passare perché, a quel punto, lui e Palomino sono completamente tagliati fuori dalla fase difensiva.
Hateboer 6. Solito treno sulla corsia di destra. Nel primo tempo è più preposto alla fase offensiva anche perché i maggiori pericoli creati dall'Udinese arrivano dal lato opposto. (Dal 58' Gosens 5,5. Non un ingresso indimenticabile per lui, al di là di un cross interessante non sfruttato da Zapata)
De Roon 6. Il suo lavoro di rottura, corsa e sacrificio è fondamentale oggi, soprattutto vista la prevalenza di uomini di qualità schierati da Gasperini.
Pessina 6,5. Non avrà la qualità del Papu Gomez, ma questo ragazzo sta diventando fondamentale nelle idee di Giampiero Gasperini. Anche oggi fa il suo in una posizione meno congeniale alle sue caratteristiche, ma serve un pallone perfetto sui piedi a Muriel nell'azione del pareggio.
Maehle 6. Sfiora il gol dell'1-1 con un tiro al volo spettacolare deviato da Musso in calcio d'angolo. Deve essere più concreto in fase offensiva, ma è un ragazzo di grande qualità.
Malinovskyi 6. Tra i più vivaci dei suoi nel primo tempo: tenta un paio di volte la conclusione da fuori senza però centrare lo specchio della porta. (Dall'80' Freuler s.v.)
Miranchuk 5,5. Tanta voglia e abnegazione ma ci si aspetta sicuramente di più da un giocatore come lui quando ha la palla tra i piedi. Non sfrutta a dovere una delle poche occasioni dal 1' offertegli in questa stagione da Gasperini. (Dal 58' Ilicic 6. La sua imprevedibilità mette paura alla difesa bianconera. Lo sloveno però non riesce a trovare la giocata vincente)
Muriel 7. Conferma lo splendido stato di forma. Non si limita a segnare in ogni partita da ormai un mese a questa parte, ma realizza dei veri e propri capolavori. (Dal 58' Zapata 5. Il suo ingresso non incide come l'allenatore si sarebbe aspettato. Col senno di poi, chissà se avrebbe ritardato il cambio di qualche minuto)
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