Musso stupisce l'Atalanta e il suo ex preparatore rivela: "Vi svelo il suo segreto"

Juan Musso
Juan Musso / Aitor Alcalde/Getty Images
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Per Juan Musso l'Atalanta ha investito una cifra importante, del resto poche volte si vedono (tra i comuni mortali) 20 milioni di euro spesi per un portiere. E l'ex Udinese, contro il Villarreal in Champions League, ha già cominciato a ripagare la fiducia del club nerazzurro. E a rivelare i segreti del portiere classe 1994 in esclusiva a Tuttomercatoweb.com ci ha pensato Fernando Gayoso, ex preparatore di Musso ai tempi del Racing Club, oggi al Boca Juniors.

Juan Musso
Juan Musso / Aitor Alcalde/Getty Images

Gayoso, si sarebbe mai aspettato un Musso così?
"Assolutamente sì. Fin dal primo giorno in cui ho conosciuto Juan, quando allenavo i portieri del Racing Club ad Avellenada, ho capito che mi trovavo davanti a un potenziale campione. Un giocatore da Nazionale, tanto per capirci".

In Europa ha non a caso bruciato le tappe, prima all'Udinese e ora all'Atalanta.
"Non avevo dubbi su questo, sapevo dentro di me che Musso avrebbe potuto trionfare e trovare la sua consacrazione nel grande calcio europeo. L'Atalanta, e la Champions League, rappresentano il giusto premio per un portiere con la sua personalità e le sue qualità. Juan farà tanta strada".

Che ricordo ha di Musso al Racing?
"Ho tanti bei ricordi legati a Juan... Mi colpirono subito, da ex portiere, la sua forza di gambe e l'agilità nei suoi interventi. Se devo citare un momento in particolare, ripenso al giorno in cui gli abbiamo annunciato che avrebbe debuttato in campionato e sarebbe diventato il nostro portiere titolare. Fu l'inizio di una vera favola per lui".

Juan Musso
Juan Musso ai tempi del Racing Avellaneda / Demian Alday/Getty Images

Musso oggi può ambire anche a essere il numero uno dell'Albiceleste?
"Secondo me sì. Col passare del tempo e acquisendo sempre più esperienza a livello nazionale e internazionale, Musso si contenderà sicuramente i guantoni da titolare della Nazionale argentina. Ha tutte le carte in regola per diventare il nostro nuovo numero uno".

Chiosa inevitabile sul passato nel basket di Juan Musso: quanto crede che possa averlo aiutato a diventare un grande portiere?
"Molto. Il fatto di essersi rapportato prima al basket (ci ha giocato fino a 10-11 anni, ndr) che al calcio ha potenziato ulteriormente le sue capacità fisiche e tecniche, fin da bambino. Questa si è rivelata un'autentica arma in più per Juan, perché lo ha aiutato ad avere maggiore reattività ed esplosione, oltre che presenza fra i pali".


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