Dusan Vlahovic, dai primi giorni alla Fiorentina al suo futuro: le parole del talento serbo
Dusan Vlahovic è la rivelazione non solo della Fiorentina, ma dell’intera Serie A. Grazie alla continuità sul campo datagli da Prandelli, è cresciuto in maniera esponenziale, riuscendo a far reparto da solo e a trascinare la Viola alla salvezza. I suoi numeri fanno paura, soprattutto se si guarda ai goal, dove è al livello dei più grandi: 21 sono le reti segnate in campionato. Davanti a lui solo Ronaldo, Lukaku e Muriel. Nessuno si aspettava quello che ha fatto il classe 2000 serbo alla Fiorentina. Lui stesso lo afferma in un’intervista fatta al media serbo Meridian Sport (riportata da Firenze Viola), dove ammette anche che vorrebbe che il campionato continuasse ancora:
"Sarò onesto: mi dispiace che finisca ora. Ma non credo che nessuno si aspettasse quello che ho fatto. Mi dispiace solo che abbiamo lottato per la salvezza così a lungo, che non siamo riusciti a raggiungere una posizione più alta. Mi dispiace che i miei obiettivi non siano stati di aiuto per obiettivi più alti".
Vlahovic non ha solo parlato della stagione corrente, ma ha raccontato i suoi primi giorni in Viola, dove fondamentali sono stati Milenkovic (serbo come lui) e Saponara: "Blackie (Milenković) mi ha aiutato molto all'inizio. Saponara invece il primo giorno in allenamento, quando l'allenatore ha spiegato gli esercizi in italiano, me l'ha spiegati in inglese. E in genere diceva che se avevo bisogno di qualcosa, era lì per me. Mi trovo bene con Ribery, con Dragowski e anche con Kokorin".
A proposito di Kokorin, Vlahovic ha speso due parole per il talento russo che, alla Fiorentina, sembra un grande mistero: "È un bravissimo ragazzo, so tutto quello che ha fatto. È un uomo calmo. Abbiamo riso di quello che ha fatto, ma il ragazzo in generale sta bene".
Impossibile non parlare poi di una grande leggenda del calcio italiano e serbo come Sinisa Mihajlovic. Le parole di Vlahovic verso di lui sono di stima pura. Rifiutarlo sarebbe difficile ma il 21enne serbo adesso ha occhi solo per la Fiorentina: "È una grande leggenda del calcio serbo e italiano. Certo sarebbe difficile rifiutare Miha, ma al momento penso solo alla Fiorentina. Vedremo cosa succederà in futuro. Cambiare campionato? Non si sa mai. Forse domani succederà, o forse rimarrò tutta la mia carriera in Serie A".
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