Le ultime 24 ore di Ronaldo: tra "fuga", no del City e la mossa United

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo / MIGUEL MEDINA/Getty Images
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Un addio fondamentalmente lungo, visto che se ne parlava da tempo, ma che si è clamorosamente consumato nel giro delle ultime 24 ore, quello che ha visto Cristiano Ronaldo, ieri, comunicare la volontà di lasciare la Juve - disertando l'allenamento - e diventare (tornare) ufficialmente un calciatore del Manchester United chiudendo così la sua avventura bianconera dopo quasi 3 anni.

Ore che concitate che ha raccontato calciomercato.com: era tutto pronto per il clamoroso matrimonio tra l'attaccante e il Manchester City di Pep Guardiola, con cui CR7 aveva già parlato: tanto che il club di Mansour si era anche convinto ad esaudire le richieste della Juve (cioè un'offerta da 25 milioni di euro per il cartellino), con Jorge Mendes che aveva incontrato a Parigi la delegazione di un City che aspettava solo di cedere Raheem Sterling. Filtrava grande ottimismo sulla riuscita della (doppia) operazione, ma nella notte - quando lo United ha fiutato che l'operazione Ronaldo-City era reale - si è inserito Sir Alex Ferguson, proprio il tecnico che lo fece esplodere ad Old Trafford.

Da lì il Manchester United ha fatto sapere di essere pronto a pareggiare, e anche superare, l'offerta dei rivali cittadini, tanto che Cristiano Ronaldo non se lo è fatto ripetere due volte. Meglio tornare dove si è stati bene piuttosto che farsi "sopportare" dall'ex grande rivale Guardiola per due anni. C'è anche da dire che il City, una volta appreso il "voltafaccia" dell'attaccante, non ha battuto ciglio e non ha provato a convincere il portoghese. Si chiude così la storia di Ronaldo alla Juve. Tutti soddisfatti: lui per essere tornato allo United, il club per aver ricevuto la cifra che chiedeva e non ottenere una minusvalenza.


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