Caso tamponi, respinta una parte del ricorso presentato dalla Lazio: Lotito rischia di decadere
A distanza di mesi il caso tamponi continua a tenere banco in casa Lazio. La Gazzetta dello Sport in edicola quest'oggi ha fatto il punto della situazione nei dettagli.
Lo scorso martedì il Collegio di Garanzia ha respinto una parte del ricorso che il presidente biancoceleste Lotito e i suoi avvocati avevano presentato contro la decisione della Corte d’Appello di infliggere 12 mesi al presidente laziale, ai 2 responsabili dello staff sanitario e 200 mila euro di multa alla società per aver violato i protocolli anti-Covid la passata stagione.
La Lazio ha contestato la presunta illegittimità dei protocolli e delle norme che condannano presunte irregolarità sostenendo la mancanza di approvazione da parte del CONI: gli avvocati della FIGC tuttavia hanno ribadito la legittimità delle stesse facendo riferimento al decreto legge 34 emesso dal Governo il 19 maggio del 2020.
Quello su cui Lotito può ancora sperare è "la misura della sanzione" in base a tutti gli motivi del ricorso dei biancocelesti. Prima però bisognerà attendere le motivazioni della decisione del Collegio di Garanzia e la nuova udienza della Corte federale d’Appello (le tempistiche sono piuttosto lunghe e intorno ai 30 giorni almeno).
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