Peruzzi racconta Inzaghi: "Ecco come smorza la tensione. Tra lui e Conte non c’è differenza"
"È tutta un’altra persona, mai avrei pensato che avesse potuto fare l’allenatore. Era un ragazzino che viveva alla giornata, per lui era tutto uno scherzo. Ora è diventato un uomo maturo, responsabile e anche cocciuto. Un allenatore decisionista che studia e cura i dettagli. Un giorno gli dissi che doveva prendere sempre delle decisioni, avere risposte sicure su tutto; senza il ‘poi vediamo’ ".
Sulle pagine del Corriere dello Sport in edicola oggi c'è spazio per un'intervista ad Angelo Peruzzi, doppio ex di Lazio e Inter, avversarie domani pomeriggio all'Olimpico di Roma. L'attenzione è tutta su Simone Inzaghi.
COME CONTE - "Simone sa essere dolce ma anche autoritario. Non credevo di vederlo mai attaccare un giocatore al muro. La trasformazione più grande avviene in partita: è talmente teso che sarebbe capace di fare a botte. Lui vive per il risultato. Molti parlano di Simone per sentito dire, ma io vi posso dire che tra lui e Conte non c’è differenza: hanno percorsi e caratteri diversi, ma a Inzaghi non manca il temperamento del vincente".
ALTA TENSIONE - "Prima delle partite non dormiva mai; io Giocondo il cuoco e Walter il magazziniere eravamo l’interruttore che per due o tre ore riusciva a smorzargli la tensione. Come? Con una partita a carte, cercando di non fargli pensare alla gara".
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