La moviola di Juventus-Atalanta: Ayroldi insufficiente, dubbi su Cuadrado-Pasalic e il mani di Maehle

Leonardo Bonucci, Paulo Dybala, Giovanni Ayroldi, Adrien Rabiot, Duvan Zapata, Marten de Roon
Leonardo Bonucci, Paulo Dybala, Giovanni Ayroldi, Adrien Rabiot, Duvan Zapata, Marten de Roon / Jonathan Moscrop/GettyImages
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È in archivio Juventus-Atalanta. I nerazzurri hanno vinto nella Torino bianconera dopo oltre 30 anni, grazie al gol di Duvan Zapata. Gara tesa ma non con tanti episodi. Ayroldi alle prese con diversi episodi importanti. Ecco come è stato giudicato dalle moviole della Gazzetta dello Sport e del Corriere dello Sport.

La moviola della Gazzetta dello Sport: "Prima conclusione della gara al 5’ e subito proteste atalantine per un presunto fallo di mano di Bonucci in area, che ha però il braccio aderente al corpo a protezione della bomba di Malinovskyi: Ayroldi fa giustamente proseguire. Vantaggio dell’Atalanta confermato dal Var Di Bello, sull’assist di Djimsiti Zapata è tenuto in posizione regolare da De Ligt. Il primo a finire sul taccuino degli ammoniti è Freuler, alla mezzora, per un fallo su Rabiot: lo svizzero aveva accumulato un credito negativo su Chiesa in avvio.

A un quarto d’ora dalla fine, atalantini tutti attorno ad Ayroldi dopo un contatto Cuadrado-Pasalic in area di rigore della Juventus: con il pallone in arrivo rasoterra,il colombiano riesce a posizionarsi prima del croato che gli corre incontro; ne scaturisce un inevitabile scontro di gioco nei limiti della regolarità: Ayroldi valuta sul campo e il Var giustamente non interviene. Al 3’ di recupero, su un cross bianconero dalla sinistra Maehle sul secondo palo in ricaduta dall’elevazione sfiora la palla col gomito dietro la schiena: non è fallo perché il danese non può avere guardato la palla, e soprattutto quest’ultima era già sfilata via".

Merih Demiral, Giovanni Ayroldi
Giovanni Ayroldi, Merih Demiral / Jonathan Moscrop/GettyImages

La moviola del Corriere dello Sport: "Juventus e Atalanta reclamano un rigore per parte nel secondo tempo, ma più che per le decisioni sui singoli episodi la direzione di gara di Ayroldi non ha convinto per la mancata coerenza nella distribuzione dei cartellini, e nemmeno per l’accettazione delle proteste: l’arbitro di Molfetta si è spesso trovato accerchiato da Bonucci e compagni, ma l’unico, tra i nove cartellini gialli totali, per proteste lo ha mostrato al 35’ della ripresa a Bernardeschi. Errata l’ammonizione per Rabiot che non commette imprudenza su Zapata.  

EPISODI IN AREA
. Anche nel primo tempo l’Atalanta aveva chiesto un calcio di rigore. Al 4’ il tiro di Malinovskyi colpisce il braccio di Bonucci. Lo colpisce sul sinistro, attaccato al corpo e non sul destro che invece era più largo. Giusta la decisione, presa da Ayroldi e confermata dalla sala Vor dopo un rapido controllo, di lasciar proseguire. Gli ospiti protestano ancora al 29’ della ripresa: c’è un contatto Cuadrado-Pasalic. Lo juventino anticipa l’avversario: corretto non dare il rigore. In pieno recupero sono invece i padroni di casa a lamentarsi. Maehle, in salto, tocca il pallone con il braccio nella propria area di rigore. Ayroldi giudica il movimento naturale e il braccio in posizione congrua. Difficile dargli torto".


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