Nuova regola sull'indice di liquidità: sarà un requisito per iscriversi al campionato
L'indice di liquidità diventerà ancora più rigido. A stabilirlo è il presidente della FIGC Gabriele Gravina che ha in mente di rivederne la regolamentazione per rendere questo parametro più stringente.
Per i meno esperti, l'indice di liquidità è quel valore che determina il rapporto tra attività e passività correnti. In altre parole è quanto un club prevede di cedere e incassare nei successivi 12 mesi. Oggi serve a condizionare le operazioni di calciomercato, ma dalla prossima stagione diventerà una condizione da rispettare per poter partecipare al campionato.
Secondo i piani di Gravina, l'indice di liquidità sarà verificato in sede di iscrizione; un provvedimento che serve sia a controllare i bilanci delle società, evitandone indebitamenti eccessivi, sia a non comprometterne il mercato, come successo ultimamente alla Lazio.
"Salirà fino al valore di 1 nell’arco dei prossimi 3-4 anni. Non sarà più un indice che impedirà o consentirà le attività di calciomercato, ma un indice legato all’ammissione al campionato". Gravina ha commentato così la decisione di rivedere la regolamentazione sull'indice di liquidità. Inoltre, per accedere alla prossima Serie A sarà obbligatorio rispettare altri due paletti: il livello di indebitamento e il rapporto ricavi/costo del lavoro.
Intanto, il n°1 della Federcalcio sta discutendo con il Governo sulla questione capienza negli stadi. Il limite di 5mila tifosi è un'emorragia di denaro per i club che chiedono di aprire al 100% entro metà febbraio. Esclusa la Bundesliga che continua a giocare a porte chiuse, la Premier ha gli stadi regolarmente aperti, la Ligue 1 li avrà dal 2 febbraio, mentre la Liga ospita il 75% della capienza massima.
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